Lite furiosa, sangue e paura alla stazione

Violenta discussione tra due nordafricani. Un 26enne ha colpito un 17enne con dei cocci di bottiglia, il giovane grave in ospedale

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Ha preso un coccio di bottiglia e lo ha usato per colpire il 17enne con cui cui stava discutendo. Un paio di fendenti, che lo hanno raggiunto al braccio e al costato. E’ culminato nel sangue il feroce litigio tra due giovani marocchini scoppiato ieri, verso le 19.45, alla fermata dell’autobus davanti al Burger King, proprio di fronte alla stazione ferroviaria. Sul posto è intervenuta la Polizia di Stato che ha ascoltato i testimoni e ricostruito la dinamica. Identificato l’aggressore. Si tratta di un 26enne, sempre di origine nordafricana, scappato a gambe levate dalla stazione: fino a ieri era ancora in fuga, braccato dai poliziotti che però gli stavano alle costole. Potrebbe essere questioni di ore prima che venga catturato. Il ferito è stato trasportato con il codice di massima gravità in pronto soccorso. Il giovane si trova sotto osservazione in ospedale ma sembrerebbe non in pericolo di vita. L’aggressione si è consumata nei pressi della pensilina che si trova proprio di fronte al fast food e di fianco a quella dove, il 22 novembre dello scorso anno, fu assassinato il giardiniere filippino di 74 anni Galileo Landicho, colpito a morte dal connazionale Antonio Tony Rapisura, che gli ha perforato la giugulare con un piccolo coltello a lama ricurva, geloso per le attenzioni che l’anziano aveva riservato alla moglie. Agli agenti della questura, i testimoni presenti sulla scena hanno raccontato di aver visto e sentito i due giovani marocchini discutere animatamente. Sono volati insulti e minacce. Fino a quando uno di loro, il 26enne, non ha tirato fuori un coccio di bottiglia, scagliandosi sul rivale. Risalire alla sua identità non è stato difficile: poco prima, infatti, i militari dell’esercito che pattugliano piazzale Cesare Battisti lo avevano fermato per un normale controllo. A dare l’allarme sono stati i passanti, richiamati dalle urla disperate del ferito. Non è ancora chiaro quali siano i motivi che hanno portato al violento litigio. Un episodio simile si era già verificato il 28 gennaio scorso, quando un 35enne pesarese era stato raggiunto da una coltellata alla spalla. A vibrare il colpo era stato un giovane straniero con cui il marchigiano si era messo a discutere per questioni di droga. Il 35enne, pur con la spalla ferita, era riuscito comunque a salire a bordo del treno e a dirigersi fino a Pesaro. Sono una volta arrivato a destinazione, era sceso e si era rivolto all’ospedale. Una vicenda avvenuta due mesi dopo il brutale omicidio di Landicho.

Lorenzo Muccioli