L’ultimo viaggio di Lorenzo Cagnoni non poteva che fare tappa lì, alla Fiera. Prima di arrivare alla chiesa di San Martino in Riparotta il corteo funebre è arrivato davanti all’ingresso principale. Una sorta di ’inchino’ nella sua seconda casa. Ad accoglierlo c’erano i 300 dipendenti Ieg di Rimini. Un minuto di silenzio, seguito da un lungo applauso. E dalla Fiera alla chiesa l’omaggio è proseguito, tra le gigantografie di Cagnoni sui padiglioni e le scritte lungo le strade e sulle rotonde: "Grazie presidente". Molti dipendenti sono andati poi in chiesa, chi non ha potuto ha seguito il funerale grazie alla diretta streaming organizzata da Ieg. Una diretta per permettere a tutti i 500 dipendenti del gruppo, compresi quelli di Vicenza e delle sedi all’estero (a New York, in Brasile, a Dubai, a Singapore) di partecipare, seppur a distanza, alle esequie. "Era il minimo che potevamo fare per il nostro presidente – dice l’ad di Ieg Corrado Peraboni – Lorenzo Cagnoni è stato come un padre per noi e, ne siamo sicuri, continuerà a guidarci anche da lassù". Durante la messa don Danilo Manduchi ha letto la dedica dei dipendenti di Ieg al compianto presidente, che "ci lascia in eredità la sua grande capacità di visione, l’impegno a lavorare concretamente affinché i sogni diventino realtà". Per loro, per la ’squadra’ di Ieg, Cagnoni non è stato solo "un grande allenatore", capace di guidarli a tanti successi e proteggerli nelle sconfitte. Cagnoni "è stato come un padre".
ma.spa.