Giulio Lolli davanti al gip. "Non sono un terrorista"

L’ex patron di Rimini Yacht ha respinto tutte le accuse. L’avvocato Petroncini: "Andremo al Riesame"

Giulio Lolli (seduto) circondato dai carabinieri di Rimini e Bellaria e quelli dei Ros

Giulio Lolli (seduto) circondato dai carabinieri di Rimini e Bellaria e quelli dei Ros

Rimini, 4 dicembre 2019 – «Non sono un terrorista , io l’Isis l’ho sempre combattuto». Giulio Lolli, l’ex patron di Rimini Yacht, questa mattina, accompagnato dal suo difensore, Antonio Petroncini, è stato interrogato dal gip di Roma, Cinza Parasporo per rispondere delle nuove accuse di terrorismo e traffico internazionale d’arni, accuse contenute nella terza ordinanza che gli è stata notificata appena messo piede domenica scorsa sul terreno italiano dopo l’atterraggio a Ciampino.

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Lolli, condannato all’ergastolo in Libia, era stato espulso dal paese nordafricano grazie ad accordi diplomatici tra i due Paesi. L’avvocato Petroncini ha già preannunciato di fare ricorso al Riesame.

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