Ondata estiva di Covid ha travolto gli hotel di Rimini

La rubrica 'Noi riminesi'. Le conseguenze si stanno facendo sentire in queste prime settimane di luglio, negli hotel e in spiaggia, come nel retro di bar e ristoranti

Covid

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Non è più possibile lavorare avvalendosi di un armata Brancaleone. Tra Covid con quarantene interminabili e a volte superficialmente assegnate (una persona che lavora nel mio albergo è stata a casa 10 giorni seppur negativa, pagata per i primi tre da me, solo perché il marito è risultato positivo) e reddito di cittadinanza, il settore alberghiero sta attraversando una delle stagioni più difficili. A stento garantiamo il servizio ai clienti. Sento parlare di attività che non possono lavorare a pieno regime perché manca il personale.

Patrizia Balducci

Risponde Carlo Andrea Barnabé

Non ce l’aspettavamo, dobbiamo ammetterlo. L’ondata estiva di contagi ha preso tutti in contropiede, a partire dagli esperti che da oltre due anni si lanciano in previsioni con la stessa probabilità di azzeccarle che avevano gli aruspici ai tempi degli antichi Romani. Le conseguenze si stanno facendo sentire in queste prime settimane di luglio, negli hotel e in spiaggia, come nel retro di bar e ristoranti. L’emergenza stagionali aveva già messo in ginocchio centinaia di strutture, il Covid ha dato il colpo di grazia ai gestori a corto di personale. Lei punta il dito sul sistema delle quarantene e sul reddito di cittadinanza, e non a torto, verrebbe da aggiungere. Purtroppo la politica trascura l’effetto che simili misure producono sul comparto turistico, che ha regole e tempi diversi dagli altri settori produttivi del Paese. Da più parti si chiede di rivedere le regole sul Covid e di aggiustare il tiro sui sostegni economici varati dal governo gialloverde e trasformati da Giuseppe Conte in un’arma puntata contro il governo Draghi. Non sarà facile, e probabilmente bisognerà aspettare la fine della legislatura e la conseguente nascita di un nuovo esecutivo.