No alla guerra e al riarmo, sì alla pace. Sulla carta tutti concordi, ma ha fatto discutere parecchia l’ordine del giorno presentato venerdì al consiglio comunale di Santarcangelo da Patrik Wild (Pensa–Una mano per Santarcangelo), consigliere di maggioranza."La pace non può nascere da una nuova corsa dell’Europa agli armamenti – spiega Wild – Perché di questo si tratta: il programma RearmEU non è l’anticamera di un progetto di difesa comune, quanto mai condivisibile e auspicabile: è invece un riarmo degli eserciti nazionali privo di coordinamento, l’occasione per dirottare fondi sull’acquisto di armamenti".
L’ordine è passato coi voti della maggioranza e di Italo Piscitelli (FdI), astenuto Marco Marini (Fd), mentre i consiglieri di Alleanza civica hanno lasciato polemicamente l’aula senza votare. "L’Europa scelga la pace e non investa nelle armi. Noi siamo d’accordo – ha spiegato Jenny Dolci a nome di Alleanza civica – E se l’ordine del giorno si fosse fermato a questo concetto chiaro e condivisibile, ci saremmo sicuramente pronunciati a favore". E invece "come spesso e volentieri accade – ha continuato Dolci rivolta ai colleghi di maggioranza – avete voluto introdurre tanti altri elementi, per condirlo politicamente, rendendolo di fatto un documento fazioso, per noi invotabile. Mi riferisco ad esempio all’esaltazione dell’intoccabile Manifesto di Ventotene che vi ricordo non essere affatto un dogma per l’intero pianeta, come invece qualcuno di voi evidentemente ritiene".