MARIO GRADARA
Cronaca

"Lotta al degrado: partiamo da Parco Panzini"

Obiettivo Comune denuncia lo stato di incuria nella zona della Casa Rossa. Feritorie intasate da mesi in via Mazzini

Feritoie intasate da ottobre in via Mazzini, ieri operai al lavoro per il ripristino

Feritoie intasate da ottobre in via Mazzini, ieri operai al lavoro per il ripristino

Buche e avvallamenti diventati dei mezzi laghi nel Parco Panzini; piani terra e cantine delle case di via Mazzini a continuo rischio allagamento per i ripetuti intasamenti delle caditorie. Situazioni di degrado e incuria in diverse parti del territorio". E’ la denuncia presentata con due interpellanze dai consiglieri di Obiettivo Comune. Che avrebbero dovuto presentarle nel consiglio comunale di ieri sera, salvo poi annunciare all’ultimo che non vi avrebbero preso parte per protesta. Protesta per cosa? "A causa di alcune ’incomprensioni’ con la maggioranza – spiegano Gianni Giovanardi e Gianluca Medri Ottaviani – a partire dalla scelta del giorno della convocazione del consiglio, che definiscono "non usuale", abbiano ritirato un ordine del giorno che si sarebbe dovuto trattare ieri sera (sulla pericolosità della provinciale Sp13 bis via San Mauro) e annunciato che avrebbero partecipato al consiglio.

Parco Panzini: "In sostanza sono le foto che abbiamo scttato – spiegano i consilieri – a rappresentare lo stato di incuria del parco: pozze d’acqua all’ingresso da via Delle Paranze, steccato danneggiato o abbattuto su via Pisino e altro. E’ in programma nel 2025 l’esecuzione di un intervento restauro e riqualificazione energetica sugli edifici per oltre 300mila euro. Forse sarebbe il caso di pensare anche ad intervenire sul parco, o meglio ancora mantenerlo costantemente per averlo sempre in ordine e non dover attendere contributi straordinari o investire importanti somme ed intervenire una tantum".

"E’ certamente un caso – ironizza Giovanardi – ma proprio questa mattina (ieri, ndr) in via Mazzini gli operai stanno ripristinando l’efficienza delle caditoie. La risposta quindi è arrivata nei fatti. Resta un mistero come nessuno si fosse accorto, dal 18 di ottobre, che avessero estratto i sifoni e fossero da 4 mesi in bella vista nei pressi delle caditoie o sulle recinzioni. Forse l’interpellanza anticipata potrebbe essere stata lo stimolo a darsi una mossa".

"Quella sul Parco Panzini, nelle nostre intenzioni, è la prima di una serie di interpellanze che inoltreremo per segnalare una scarsa attenzione da cui deriva una manutenzione carente". "Questo si verifica su tutto il territorio – conclude Giovanardi – , indistintamente, incluse le parti di maggior pregio del patrimonio comunale".

Mario Gradara