FRANCESCO ZUPPIROLI
Cronaca

Louis Dassilva resta in carcere: ecco la decisione del tribunale del Riesame

No alla scarcerazione del senegalese, ritenuto dalla procura l’assassino di Pierina Paganelli. La sua posizione aggravata dalla nuova versione resa da Manuela Bianchi in incidente probatorio. I familiari della vittima accolgono con favore la notizia

Louis Dassilva resta in carcere: ecco la decisione del tribunale del Riesame

Rimini, 18 aprile 2025 – Il Tribunale del Riesame di Bologna ha detto no. No alla scarcerazione di Louis Dassilva per la seconda volta, dopo l'annullamento con rinvio della Cassazione della precedente decisione. Ad un pugno di giorni di distanza dall'ordinanza di rigetto del gip Vinicio Cantarini, questo pomeriggio è arrivata infine anche la seconda decisione attesa dal 35enne senegalese, con la speranza serbata di riconquistare la libertà che gli è stata negata dal 16 luglio scorso perché ritenuto dalla procura l'assassino di Pierina Paganelli, uccisa il 3 ottobre 2023 con 29 coltellate nel seminterrato di casa.

L’udienza al Riesame di Bologna

Il 35enne senegalese proprio giovedì era comparso davanti al collegio del Riesame nel secondo atto dei ricorsi avanzati dai suoi avvocati, Riario Fabbri e Andrea Guidi. Nell'occasione Dassilva al termine di quasi sette ore di udienza ha rilasciato ai giudici anche una spontanea dichiarazione, riassumendo di "essere venuto in Italia per cercare fortuna e non guai", proclamandosi ancora una volta "innocente". Ma anche questa volta, come così è stato pochi giorni fa per il giudice per le indagini preliminari di Rimini, anche il collegio giudicante del tribunale di Bologna non ha creduto al 35enne.

La versione di Manuela aggrava la posizione di Louis

Da qui la decisione di tenere in carcere il 35enne: il quale da dopo la caduta della prova del filmato della cam3 - per cui intanto il collegio peritale ha chiesto una proroga dei termini entro cui depositare gli esiti dell'ultimo accertamento sul colore della pelle dell'ignoto ripreso alle 22.17 - è ora nel mirino di chi indaga in virtù della nuova versione resa da Manuela Bianchi in incidente probatorio, dove l'ex amante dell'indagato e nuora di Pierina ha riferito di avere incontrato Louis nel seminterrato di via del Ciclamino 31 la mattina del ritrovamento del cadavere della suocera. E che proprio Dassilva l'avrebbe avvertita della presenza di un corpo oltre la porta tagliafuoco, aggiungendo poi le 'istruzioni' su cosa fare e dire in seguito. Una versione già ritenuta "credibile" dal gip e che all'evidenza ha avuto ancora un peso a pochi giorni di distanza, nella decisione del Riesame di mantenere Dassilva ristretto in carcere a Rimini.

I familiari della vittima

I familiari di Pierina Paganelli, tramite gli avvocati Marco e Monica Lunedei, "prendono atto con favore della conferma della custodia cautelare in carcere nei confronti di Louis Dassilva. "Il Tribunale del Riesame - viene spiegato in una nota - facendo un'analisi corretta del quadro accusatorio e degli atti di indagine, ha confermato l'ottimo lavoro svolto da parte della Procura e dei magistrati del Tribunale di Rimini, nonché dalla Squadra Mobile della Polizia di Stato, a tutti i quali va il ringraziamento dei familiari della vittima per il grande impegno profuso in questi lunghi mesi al fine di assicurare alla giustizia l'assassino della povera donna".

I legali di Manuela Bianchi

"Prendiamo atto della decisione del Tribunale del Riesame di confermare la misura cautelare in carcere nei confronti del signor Dassilva. Esprimiamo soddisfazione per tale pronuncia, che ribadisce, ancora una volta, la piena credibilità delle dichiarazioni rese dalla signora Bianchi, le quali, oltre a risultare coerenti e circostanziate, sono state riscontrate in maniera puntuale dagli organi inquirenti". Con queste parole l'avvocato Nunzia Barzan e il criminalista Davide Barzan, componenti del pool difensivo di Manuela Bianchi, esprimono la propria soddisfazione in merito alla decisione del Tribunale del Riesame.