LORENZO MUCCIOLI
Cronaca

Delitto di Pierina, da caso irrisolto a battaglia legale: anche Louis querela i Barzan

Attualmente lo studio assiste la nuora della vittima, Manuela Bianchi. Accuse respinte al mittente: “Dassilva non mi ha mai nominato suo consulente tecnico, quindi manca il presupposto del reato di patrocino infedele

Rimini, 6 dicembre 2024 – Da caso di cronaca nera ancora irrisolto a battaglia a colpi di carte bollate. Si sta consumando una vera e propria guerra legale a suon di querele attorno al delitto di Pierina Paganelli, l’ex infermiera di 78 anni, massacrata con 29 coltellate nel garage condominiale di via Del Ciclamino, il 3 ottobre del 2023.

Nel mirino è finito, ancora una volta, lo studio legale Barzan, che attualmente assiste la nuora della vittima, Manuela Bianchi. L’ultima mossa è quella compiuta oggi da Louis Dassilva, il 34enne senegalese, vicino di casa di Pierina, in carcere dal 16 luglio scorso in quanto unico indagato dalla Procura di Rimini (pm Daniele Paci).

A sinistra Davide Barzan, dell'omonimo studio legale. A destra Louis Dassilva, in carcere dal 16 luglio scorso, per il delitto di Pierina Paganelli
A sinistra Davide Barzan, dell'omonimo studio legale. A destra Louis Dassilva, in carcere dal 16 luglio scorso, per il delitto di Pierina Paganelli
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Guerra legale sul delitto Paganelli: Louis Dassilva accusa lo studio Barzan

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Dalla casa circondariale Casetti, Louis ha depositato una querela contro l’avvocato Nunzia Barzan e il consulente e criminalista Davide Barzan. L’accusa è quella regolata dall’articolo 381 del codice penale ("altre infedeltà del patrocinatore o del consulente tecnico”), che al secondo comma stabilisce la pena della reclusione fino a un anno e della multa da 51 euro a 516 euro, se il patrocinatore o il consulente, dopo aver difeso, assistito o rappresentato una parte, assume, senza il consenso di questa, nello stesso procedimento, il patrocinio o la consulenza della parte avversaria.

Per comprendere il motivo della denuncia bisogna risalire ai giorni immediatamente successivi all’omicidio. In quel periodo Dassilva (al pari della moglie Valeria Bartolucci, della stessa Manuela Bianchi e del fratello Loris) era stato assistito per un breve periodo (circa un mese) dallo studio legale Barzan, con nomina difensiva depositata dall’avvocato Nunzia Barzan. Qualche tempo dopo però le strade di Louis e Valeria si erano separate da quelle della famiglia Bianchi. Nel frattempo lo studio Barzan ha continuato ad occuparsi della consulenza legale di Manuela, in qualità di parte offesa (non ancora costituita parte civile) nella vicenda, svolgendo attività tramite i sostituti processuali in una serie di udienze tra giugno e ottobre di quest’anno. Come evidenziato dalla criminologa Roberta Bruzzone ad Ore 14, durante il periodo della breve consulenza iniziale, i Barzan "potrebbero aver avuto accesso a informazioni confidenziali” sul conto di Louis.

Immediata è stata la replica di Davide Barzan. Che respinge al mittente le accuse e puntualizza: “Dassilva non mi ha mai nominato suo consulente tecnico, quindi manca il presupposto del reato di patrocino infedele, che come prevede la legge, necessita che l’agente debba rivestire la qualifica o dí consulente o di difensore. Per quando riguarda l’avvocato Nunzia Barzan, specifico che nei suoi confronti è stato revocato il mandato difensivo nel novembre 2023, ossia in epoca in cui Dassilva non era neppure indagato, quindi anche in questo caso manca l’altro presupposto del reato, ossia la pendenza del procedimento penale”.