Rimini, l'appello di Lucia: "Aiutatemi a trovare la mamma"

Lucia Vignali partorita e lasciata in ospedale 18 anni fa

Lucia Vignali

Lucia Vignali

Rimini, 19 luglio 2018 - «Aiutatemi a trovare mia madre». Lucia Vignali ha affidato il messaggio a Facebook, la bottiglia del terzo millennio, sperando che qualcuno potesse risponderle. Al contrario del mare, la Rete si è dimostrata molto più affidabile. «Dopo poche ore mi ha risposto una signora, faceva la volontaria in ospedale quando sono nata e mi ha raccontato che nei miei primi giorni di vita mi ha accudito e mi dava il latte».

Lucia, quando ha deciso di cercare chi l’ha messa al mondo?

«Ci ho sempre pensato. Ho sempre desiderato conoscere mia mamma. E devo dire di essere fortunata perché i miei genitori adottivi non mi hanno ostacolata, anzi mi stanno vicina e mi assecondano. Ho compiuto 18 anni l’11 aprile scorso, sono maggiorenne ed ora vorrei sapere chi è mia mamma».

Quando ha saputo di essere stata adottata?

«Sin da piccola. I miei genitori non mi hanno mai nascosto nulla e di questo li devo ringraziare. Anzi, grazie a mio padre abbiamo contattato un avvocato per capire come fare per risalire a mia madre. Purtroppo non appare una cosa semplice. Mi hanno detto che non potrei farlo prima di avere compiuto 25 anni e comunque sia, prima il giudice dovrebbe interpellare mia madre per chiederle se intendesse incontrarmi, altrimenti non se ne farebbe nulla».

Ma lei non ha voluto attendere 7 anni.

«No. Sette anni sono tanti, così mi sono subito mossa compiuti i 18».

Cosa sa dei suoi primi giorni di vita?

«Sono nata all’ospedale Infermi di Rimini nel 2000. Poi mi hanno portato nella casa famiglia di San Lorenzino dove sono rimasta fino al 7 giugno, infine mi hanno dato in adozione e mi sono trasferita a Borgo Val di Taro. Purtroppo non so altro».

E’ mai tornata a Rimini?

«Diverse volte, anche a visitare la casa di San Lorenzino. Avevo 8 anni quando sono tornata nelle stanze della casa famiglia per la prima volta da quando avevo pochi mesi. In seguito sono tornata a vederla dall’esterno altre volte, anche a 14 anni. Di solito vengo a Rimini per il giorno del mio compleanno».

Dopo poche ore dal messaggio, ha già ricevuto una testimonianza, cosa ha provato?

«E’ stata un’emozione molto forte, mentre la signora raccontava i miei primi giorni di vita di cui ovviamente non ricordavo nulla, mi veniva da piangere».

L’ha aiutata ad avere notizie di sua madre?

«Purtroppo no, la signora non aveva accesso a questo tipo di informazioni e non si ricorda altro».

Qualche altro indizio?

«Quando arrivai nella casa famiglia avevo per cognome Olmi. Non so altro. Spero che altri mi contattino».