Rimini, la moglie di Lucio Battisti nei guai per una finestra

Lite tra vicini. La vedova del cantante indagata per calunnia assieme al figlio

Grazia Letizia Veronese, vedova di Lucio Battisti

Grazia Letizia Veronese, vedova di Lucio Battisti

Rimini, 3 marzo 2018 - Una guerra tra vicini per una finestra mette nei guai, Grazia Letizia Veronese e Luca Filippo Battisti, moglie e figlio di Lucio Battisti. La prima imputata di calunnia nei confronti di una condomina, il secondo già a processo per falsa testimonianza. L’oggetto del contendere è l’esistenza o meno molti anni fa di due finestrelle interne sul vano scala comune dello stabile riminese di via Ramusio.

Le finestre in questione consentivano di sbirciare in casa Battisti. Di qui, secondo il racconto della famiglia del cantante, la necessità di montare vetrate ulteriori oscuranti che si aprivano dall’interno dell’appartamento. Un modo per tutelare la privacy del cantautore, anche e soprattuttto dall’assalto dei fan che in quel modo avrebbero potuto guardare all’interno di casa sua. Il lavoro, hanno sempre sostenuto madre e figlio, era stato fatto moltissimi anni fa, ed era stato voluto proprio dal cantautore per quella ragione.

Solo nel 2011 c’era stata la necessità di sostituirle perché erano talmente malridotte che era necessario intervenire. E lì era partito l’esposto, in cui una delle vicine sosteneva che le finestre erano in realtà nuove, e che non era vero che si trattava solo di una sostituzione. La disputa era finita davanti al giudice civile, e in quell’occasione erano andati a testimoniare il figlio di Battisti, l’operaio che aveva effettuato il lavoro e un altro condomino. Tutti e tre avevano confermato: quelle finestre esistevano dal 1981 anni, nel 2011 erano solo state sostituite perchè, appunto, erano da buttar via.

Altri condomini però in tribunale sostengono la versione della vicina che ha presentato l’esposto: a loro sembra che quelle finestre prima non ci fossero. Risultato: i tre finiscono indagati per falsa testimonianza. Il processo nei loro confronti è già cominciato e stanno sfilando i testimoni dell’accusa. Ancora condomini, alcuni dei quali confermano che quelle finestre prima non c’erano, o almeno così sembra loro di ricordare. Ora toccherà ai testimoni della difesa (il processo è stato rinviato al 29 marzo).

La seconda parte di questa vicenda, riguarda invece solo la moglie del cantautore, rappresentata dagli avvocati Donata De Nittis e Piero Venturi. La quale nel frattempo aveva denunciato per calunnia e diffamazione la vicina che aveva presentato l’esposto, pronta a dimostrare che le finestre della discordia erano state fatte trent’anni anni prima solo ed esclusivamente per tutelare la riservatezza del marito, e che nel 2011 erano solo state rinnovate.

L’altra non ha perso tempo e l’ha controdenunciata per calunnia. Il pubblico ministero ha chiesto il rinvio a giudizio per la Veronese, ma l’udienza preliminare che avrebbe dovuto svolgersi due giorni fa, è stata invece rinviata a causa del maltempo: il giudice l’ha fissata di nuovo al prossimo 24 maggio.