Ludopatie in aumento: arriva l’anti - casinò

In via Bramante il Comune apre uno spazio per contrastare questo dramma. Consulenza con psicologi, laboratori, assistenza legale e incontri per le scuole

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Gioco d’azzardo e ludopatie, ovvero dipendenze patologiche dal gioco, sempre più diffusi anche nel Riminese. Un fenomeno che "dopo la pandemia non solo non si è ridotto ma accenna a un progressivo e preoccupante aumento" , spiega l’assessore alla protezione sociale Kristian Gianfreda (foto). Per contrastarlo, l’amministrazione comunale lancia una sorta di anti - casinò: uno spazio che a Rimini ospiterà il progetto ’A-Good Game Space’, "una casa per il contrasto al gioco d’azzardo e le ludopatie", in via Bramante 10 (vicino a Terra e Sole). Una casa che il Comune ha messo a disposizione in comodato d’uso gratuito che potrà ospitare - al mattino - gli studenti degli istituti scolastici del Distretto di Rimini, proponendo attività di prevenzione e ’gioco consapevole’, offrendo "confronti informativi sui comportamenti di dipendenza", e - nel pomeriggio - potrà accogliere gli adolescenti e i loro familiari per i servizi di consulenza. L’istruttoria pubblica per l’assegnazione del progetto, denominato ’Piano locale di contrasto al gioco d’azzardo’, si è conclusa in questi giorni.

"L’obiettivo principale – spiega l’assessore alla prtoezione sociale Kristian Gianfreda – è quello di sensibilizzare il maggior numero di cittadini promuovendo azioni di sensibilizzazione sui rischi connessi al gioco d’azzardo, con particolare attenzione al gioco on-line, al gaming patologico, al fenomeno della crescente azzardizzazione del web". Tra le azioni sono previsti sportelli di consulenza con psicologi; percorsi laboratoriali, rivolti agli studenti delle secondarie di primo e secondo grado del distretto; servizio di consulenza legale; incontri aperti alla cittadinanza; eventi culturali e altro.

Qualche dato. Nel periodo pre pandemico (2017) le giocate pro-capite a tutti i giochi gestiti dallo Stato e alle slot - solo per il Comune di Rimini - corrispondevano a 1.798 euro (il turismo ovviamente incide). Un dato che aveva fatto registrare Rimini al 557 posto, su 7.954 comuni italiani nella classifica generale per giocate pro- capite. Considerando le città delle stesse dimensioni - sempre nella stessa classifica - Rimini risulta al posto numero 27 su 130 comuni (fra i 50mila e i 200mila residenti). Il progetto si rivolge ad una platea che va dagli adulti agli anziani, alle famiglie, studenti e lavoratori, genitori ed insegnanti, personale sanitario, sociale, educativo e delle associazioni, giocatori patologici e loro familiari.

"Di fronte ad un fenomeno che colpisce un’ampia platea di persone differenti per età, provenienza e ceto sociale – aggiunge Gianfreda - probabilmente il gioco d’azzardo è, tra le dipendenze patologiche, quella con il range di portata più ampia. Un fenomeno che da diversi riscontri empirici accenna a un preoccupante aumento. Questo progetto che abbiamo messo in campo intende sensibilizzare in modo differenziato i vari target della popolazione residente nel distretto sanitario e in modo particolare desidera raggiungere i ragazzi e i giovani nei loro contesti scolastici e familiari". Un progetto innovativo che è ora diventato realtà, grazie ai tavoli di progettazione tra l’ Uoc. Dipendenze Patologiche Ausl Romagna, il Comune e le associazioni coinvolte nei Piani di Zona di Rimini. "Contrastare il gioco d’azzardo – chiosa l’assessore – puntando sulla conoscenza, la formazione e la consulenza è una priorità per aiutare soprattutto i più giovani, in quanto è una problematica che si sta facendo sempre più spazio anche grazie alle nuove frontiere del gioco on line".

m.gra.