"Lupi scatenati, ci serve aiuto"

Grido d’allarme di Coldiretti per i continui attacchi nelle valli

L’ultimo caso qualche giorno fa quando Daniele Zerbini, allevatore e presidente Coldiretti di Miratoio (Pennabilli) solo per caso ha salvato un vitellino appena nato dall’aggressione di un lupo: "Sapendo che la mucca doveva partorire sono andato a verificare ed ho allontano un lupo che era a soli 50 metri dal vitellino". "Col ritorno del lupo, il lavoro di pastori e allevatori è notevolmente cambiato – aggiunge il presidente di Coldiretti Rimini Guido Cardelli Masini Palazzi – diventando sempre più complesso e oneroso. Non è più possibile lasciare gli animali allo stato brado, impiegando il tempo in tutte le altre attività che caratterizzano il lavoro in montagna, dalla mungitura del latte alla fienagione. Si è infatti reso necessario un continuo vigilare su greggi e mandrie, per proteggerle da attacchi di lupi poiché recinzioni e cani da pastore a volte non sono sufficienti a scongiurare il pericolo". Coldiretti denuncia "ingenti perdite economiche per le quali non c’è alcuna forma indennizzo".