Rimini, maestro si sente male a scuola. Muore dopo un giorno d’agonia

Loris Bologna era stato trovato a terra da una alunna

Loris Bologna

Loris Bologna

Rimini, 15 aprile 2018 - Un dolore improvviso e poi più nulla. Solo il buio e tanto dolore. Se n’è andato così, dopo un giorno di agonia, Loris Bologna, 53 anni il prossimo 14 agosto, una laurea in Psicologia, ma soprattutto l’amato maestro di matematica alle scuole elementari di Misano Monte.

Un’emorragia cerebrale l’ha stroncato dopo ventiquattro ore di lotta disperata nel reparto di «Rianimazione». I medici hanno fatto di tutto pur di strapparlo alla morte, ma le condizioni in cui era arrivato all’Infermi erano già disperate. È morto ieri alle 11 di mattina. A nulla è servito anche il consulto telematico con l’ospedale «Bufalini» per tentare un intervento. L’emorragia era troppo estesa.

Il maestro si era sentito male, all’improvviso, mentre era in aula, a fare lezione, come ogni giorno. Approfittando della pausa per la ricreazione degli studenti, Bologna si è allontanato dalla classe e si è diretto verso la sala degli insegnanti. Ed è lì che una sua allieva, una bambina, l’ha ritrovato.

Per terra, agonizzante dopo che un’emorragia cerebrale l’aveva colpito nel giro di pochi istanti. I suoi alunni lo stavano aspettando in classe e, non vedendolo arrivare, lui sempre puntuale e gentile, hanno mandato una di loro a cercarlo. La bimba ha richiamato l’attenzione degli altri insegnanti.

«Venite di corsa, a terra c’è il maestro Loris, non sta bene», avrebbe detto la piccola studentessa. I colleghi di Bologna hanno subito chiamato il 118 che è accorso a tutta velocità. I sanitari hanno tentato di rianimarlo ed intubarlo, poi lo hanno caricato sull’ambulanza e trasportato all’Infermi di Rimini.

«Papà, mamma, oggi è un giorno sfortunato, è venerdì 13 e il maestro Loris è svenuto», hanno raccontato alcuni bambini, tutti sotto choc, al rientro a casa ai loro genitori. Ma il cuore di Bologna ieri mattina intorno alle undici ha cessato di battere: troppo devastanti le conseguenze dell’emorragia che lo aveva colpito al cervello.

La notizia si è subito sparsa tra gli amici e i genitori dei suoi allievi. «Era una persona altruista, molto umana, che amava profondamente il suo lavoro e i bambini», si limitano a commentare alcuni colleghi del maestro. E nel pomeriggio di ieri nella scuola di Misano Monte gli insegnanti e i genitori degli alunni si sono ritrovati per decidere quale strategia usare per comunicare ai bambini la morte del loro amatissimo maestro. Loris Bologna lascia la moglie Maria Grazia, il fratello Eros e i genitori Gino e Angela che in passato avevano gestito un ristorante nella zona Belvedere.