Mago curava il Covid con le erbe

Denunciato dalla Finanza per truffa aggravata e esercizio abusivo della professione medica il riminese Orfeo Bindi

L’abitazione ai Padulli dove operava lo pseudo guaritore Orfeo Bindi

L’abitazione ai Padulli dove operava lo pseudo guaritore Orfeo Bindi

Rimini, 3 aprile 2021 - Erbe magiche per sconfiggere anche il Covid. Ecco cosa prometteva il riminese Orfeo Bindi, classe 1956, un passato nelle coltivazioni e un presente come ’guaritore’ di ogni male grazie proprio alle sue polverine miracolose che lui stesso preparava. Il sedicente medico fitoterapeuta prescriveva e preparava le sue pozioni senza però possedere alcun titolo di studio che abilitasse la sua professione medica.

AGGIORNAMENTO "Per le erbe non serve una laurea"

Adesso l’uomo è indagato per truffa aggravata ed esercizio abusivo della professione medica. Alla sua porta ieri mattina, nella sua abitazione ai Padulli, si sono presentati gli uomini del Nucleo della Guardia di Finanza di Rimini, guidati dal maggiore Roberto Russo, che in mano avevano un decreto di perquisizione e sequestro, firmato dal sostituto procuratore, Davide Ercolani.

Pasqua 2021: cosa si può fare. Spostamenti e autocertificazione L’azione delle Fiamme gialle è scattata dopo il servizio mandato in onda da Striscia la notizia , giovedì sera. Contro il guaritore che prometteva alla gente di curare il Covid con le sue polverine a base di erbe erano già arrivate alcune segnalazioni. Ma alcuni anziché rivolgersi alle forze dell’ordine hanno raccontate tutto a Striscia la notizia . Le prime segnalazioni sono pervenute al tg satirico due mesi e mezzo fa. Raccolto il materiale l’inviato Max Laudadio ha organizzato con la troupe il servizio che ha ’incastrato’ Bindi. Sono stati arruolati due attori che hanno contattato il guaritore e preso l’appuntamento con lui. L’incontro si è svolto a metà marzo, gli attori hanno filmato il colloquio con Bindi con una microtelecamera nascosta. Durante l’incontro Bindi ha esposto le sue strampalate teorie sul Covid, sostenendo perfino che "è solo un’infezione". Ha messo in dubbio l’efficacia dei tamponi e assicurato che le sue polverine "sono meglio dei vaccini, di cui conosco tutti i vari componenti". E quando è arrivata l’ora del conto per le pozioni, Bindi non si è fatto pregare: "Fanno 110 euro per il materiale, per la consulenza fate voi, è a offerta libera". Ieri mattina, dopo che il pm Ercolani ha acquisito il filmato di Striscia , la Finanza è piombata nella sua casa con tanto di mandato: davanti si sono trovati il guaritore che ha continuato a raccontare la ’sua’ verità fatta di erbe che possono guarire tutto. E di erbe i finanzieri ne hanno trovate una montagna, a macerare in ogni angolo dell’abitazione a due piani, insieme a bustine, preparati, bottiglie. Le Fiamme gialle sono state costrette a sigillare un’intera stanza per stipare tutto il materiale che hanno rinvenuto. Gli investigatori hanno anche messo le mani su una grande mole di documentazione, tenuta dallo pseudo guaritore, sui suoi clienti. Bindi, infatti, operava in tutta Italia: non ha un sito internet, ma spediva ovunque le sue polverine per un giro d’affari che ogni mese s’aggirava intorno ai 5-6mila euro. Il tutto, ovviamente, in nero. Stando alle prime indiscrezioni trapelate, a lui arrivavano soprattutto grazie a un radicato passaparola. Conosciuto nell’ambiente olistico come bioricercatore, a Biondi in passato, in molti si erano rivolti per tentare di curare malattie gravi o invalidanti come sclerosi multipla o tumori d’ogni genere. Il Covid non ha stoppato il suo business, anzi lo ha incrementato grazie alla paura scatenata da questa pandemia. Ora i finanzieri stanno cercando eventuali vittime dello pseudo guaritore che potranno riferire circostanze utili alle indagini. Alcuni campioni delle erbe sono stati già inviati all’Ausl che dovranno accertare la natura dei preparati miracolosi sequestrati.