"Mahdi Ouazzani scomparso a Rimini". Ma lui è in carcere per rapina

Scatta la mobilitazione per un 18enne irrintracciabile da giorni, prima di scoprire che faceva parte di una baby gang arrestata

La foto condivisa sui social per segnalare la scomparsa del 18enne

La foto condivisa sui social per segnalare la scomparsa del 18enne

Rimini, 30 agosto 2022 - "Questo ragazzo si chiama Mahdi Ouazzani, da lunedì non si hanno sue notizie, doveva partire martedì per la Germania per tornare a casa, era a Riccione per una vacanza ma risulta irreperibile su tutti i suoi social e anche sul telefono. Chiunque lo abbia visto, avvisi le autorità". L’annuncio, accompagnato dalla foto di un giovane con una maglietta nera, nelle ultime ore ha letteralmente tappezzato gruppi e pagine Facebook della Perla Verde. Tantissime le persone che hanno ricondiviso il messaggio, convinte di contribuire al ritrovamento del 18enne, residente a Reggio Emilia, che si credeva scomparso nel nulla e del quale non si avevano praticamente più notizie da giorni.

Peccato solo che, mentre familiari e amici si mobilitavano per riuscire a rintracciarlo, il ragazzo si trovasse in carcere, dopo essere stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Riccione in quanto ritenuto essere il componente di una banda responsabile di due rapine. Ouazzani faceva infatti parte del gruppetto, composto da quattro maggiorenni e un minorenne, tutti italiani di seconda generazione residenti nel Reggiano, tra i 15 e i 24 anni, che mercoledì scorso erano finiti in manette a seguito di un’indagine-lampo svolta dai militari dell’Arma dopo le denunce presentate da turisti in vacanza in Riviera.

Uno di loro , stando alla ricostruzione, era stato accerchiato dal ‘branco’ e costretto, dietro minaccia, a consegnare cappellino e collana d’oro. Stessa sorte toccata in viale Tasso ad altri giovanissimi vacanzieri, a cui i rapinatori avevano portato via tutti i contanti che avevano in tasca (circa 130 euro).

I sospetti erano immediatamente ricaduti sul gruppetto di reggiani, che erano stati riconosciuti dalle vittime e arrestati dai carabinieri, arrivati a loro dopo aver passato al setaccio le strade di Riccione. I quattro maggiorenni erano finiti in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria, mentre il minore era stato accompagnato in un centro di prima accoglienza. di Bologna.

Ouazzani , figlio di genitori separati, è stato cresciuto dal padre a Reggio Emilia, mentre la madre si trova da una quindicina di anni in Germania. Con lei il ragazzo si era sentito il 22 agosto scorso, spiegando di trovarsi in vacanza a Riccione insieme ad un amico, e che l’avrebbe raggiunta a casa sua, a Magonza, il giorno seguente o quello dopo ancora. L’allarme è scattato il 24 agosto quando il padre, telefonando in Germania, ha scoperto che il ragazzo non era ancora arrivato a destinazione. Il suo cellulare risultava essere irraggiungibile. In quel momento, probabilmente, nessuno dei parenti era stato ancora messo al corrente dei fatti avvenuti a Riccione. L’appello, nel frattempo, era già stato condiviso sui social network da alcuni amici della famiglia, diventando immediatamente virale. Tanti i riccionesi che hanno ricondiviso il messaggio che riportava il numero di telefono dei parenti e una descrizione del 18enne.

l.m.