Rimini, 20 giugno 2019 - Se volete scoprire l’elisir di lunga vita, chiedetelo a Domenica Ravezzi. La super nonna riminese ha messo piede in ospedale per la prima volta martedì a quasi 94 anni. «Li festeggerò in agosto: preparerò le tagliatelle per tutta la famiglia, come sempre...», sorride lei, già tornata a casa dopo l’intervento (perfettamente riuscito) alla colecisti. Pensare che i medici dell’Infermi, quando la nonna ha accusato i primi problemi e si è capito che andava operata, erano dubbiosi se mandarla o meno sotto i ferri.
«Alla sua età è sempre un grosso rischio, anche perché si tratta di un intervento in anestesia totale», avevano detto ai familiari. A fugare ogni dubbio è stata proprio l’inossidabile Domenica. «Guardate che io sto benissimo: ho una salute di ferro, e non sono mai dovuta entrare in ospedale, neanche per mettere al mondo le mie tre figlie...». La Ravezzi le ha partorite tutte a casa. Nella sua lunga vita, non hai mai avuto problemi di salute, né era mai stata costretta a ricoverarsi. «Ho fatto solo qualche visita negli ambulatori, niente di più. Per il resto ci vedo benissimo, sento altrettanto bene, e a casa faccio ancora tutto da sola», racconta l’arzilla signora, che ha tre nipoti e anche tre bisnipoti. Eppure i dottori dell’Infermi stentavano a crederle, fino a quando non hanno parlato anche con il suo medico di famiglia. Così martedì Domenica è entrata in sala operatoria, per affrontare l’intervento alla colecisti (con anestesia totale), e ieri pomeriggio era già a casa. Prima di lasciare l’Infermi, ha fatto una promessa solenne ai medici che l’hanno operata e curata: «Siete stati bravissimi, appena mi rimetto in sesto vi faccio le tagliatelle».
Che nonna Domenica sia un prodigio, lo pensano anche i suoi familiari. «Mia nonna è incredibile – racconta una delle nipoti, Jessica – A 94 anni è ancora una forza della natura. Vive da sola, in casa fa tutto lei senza il bisogno di aiuto. La badante? Non se ne parla nemmeno: lei non la vuole proprio». La Ravezzi, che ha vissuto per anni all’estero (faceva la governante in Belgio), ancora oggi «prepara pranzi e cene per tutta la famiglia. Fa la sfoglia come se fosse una ragazzina, tante volte ci invita a mangiare da lei. In cucina è un vero fenomeno». L’unico suo cruccio è non poter guidare, ma non perché non ne sarebbe in grado: «Purtroppo non ho mai preso la patente». Poco importa, perché nonna Domenica per il resto tiene testa a tanti baldi giovani. «A parte qualche acciacco, mi sento ancora una ragazzina». Come darle torto?