Davide Berni morto: malore stronca cameriere 22enne

Davide Berni lavorava al Birrodromo. Il titolare Ubaldi: "Sono sconvolto, tutti gli volevamo bene"

Davide Berni aveva 22 anni

Davide Berni aveva 22 anni

Riccione, 4 gennaio 2021 - Sconcerto a Riccione per l’improvviso decesso di Davide Berni, classe 1999. Il giovane, apprezzato e stimato cameriere del Birrodromo, è spirato in seguito a un malore accusato nelle prime ore di domenica. Vana la corsa al Bufalini di Cesena, come pure l’immediato trasporto all’ospedale di Cotignola, specializzato in patologie cardiache. Sotto shock colleghi e amici che non riescono a capacitarsi di quanto è successo. Così pure il titolare dell’attività, l’imprenditore Fabio Ubaldi che, con voce sommessa, racconta: "In chiusura del locale, verso le tre, Davide è andato a casa e, secondo quanto mi è stato riferito, intorno alle quattro ha detto di non sentire più le gambe, così è stata chiamata l’ambulanza con il personale sanitario che, intuita la gravità del caso, lo ha trasferito subito all’ospedale di Cesena. I medici, accortisi che aveva un’aorta lacerata, l’hanno portato d’urgenza a Cotignola dove domenica è stato immediatamente operato, ma non c’è stato nulla da fare perché a quanto pare gli organi sono risultati compromessi. Così ieri intorno alle 10,40 il suo cuore ha cessato di battere per sempre".

Davide, che aveva compiuto 22 anni lo scorso 20 maggio, come riporta Ubaldi "era un ragazzo d’oro, ben voluto da tutti, la notizia della sua scomparsa è stata devastante". Ubaldi commosso confida: "Siamo distrutti, perché qui sul lavoro ci consideriamo tutti una famiglia, i nostri ragazzi sono a terra, demoliti dal dolore. Non è affatto retorica, quel ragazzo era davvero d’oro. Nonostante fosse giovanissimo, più che un dipendente lo consideravo un collaboratore, uno di quei giovani che oggigiorno si fa fatica trovare, sempre disponibile, pulito, onesto. Come me, Davide era un interista all’ennesima potenza, si era appena fatto tatuare lo stemma dell’Inter". Sottolinea ancora il titolare del Birrodromo: "Proprio in questi giorni lui aveva confessato alla mamma di essere felice, perché aveva trovato il lavoro della sua vita, quello che lui desiderava. E noi eravamo altrettanto contenti di averlo, perché era davvero bravo, una figura in linea con il prototipo di giovane che cerchiamo. Considerata l’età era straordinario, un simbolo. Per noi è morto uno di famiglia. Senza dubbio questa è la pagina più dolorosa della nostra storia imprenditoriale, faremo il possibile affinché la memoria, la figura e lo spirito di Davide rimangano presenti nel Birrodromo". Il locale, nel giorno delle esequie, non ancora comunicate, rimarrà chiuso in segno di lutto. Tutti, amici e parenti, si stringeranno attorno ai familiari di Davide, devastati dal dolore.

Nives Concolino