FRANCESCO ZUPPIROLI
Cronaca

Il giorno della verità di Manuela sul caso Pierina: “Sono serena, risponderò a tutto”

Martedì 25 marzo la nuora della Paganelli sarà interrogata in incidente probatorio dal giudice e dalle parti coinvolte sull’ultima versione fornita. In tribunale con lei ci sarà anche l’ex amante e indagato per omicidio Louis Dassilva

Il giorno della verità di Manuela sul caso Pierina: “Sono serena, risponderò a tutto”

Rimini, 24 marzo 2025 – “Sono serena. E sono felice, felice che questo giorno sia finalmente arrivato”. Il giorno della verità, quella di Manuela s’intende. Quella su cui sarà poi il giudice per le indagini preliminari Vinicio Cantarini a decidere di credere e confermare la custodia cautelare in carcere per Louis Dassilva, oppure no e assecondare la richiesta degli avvocati del senegalese indagato per l’omicidio di Pierina Paganelli e spalancare lui la porta di una ritrovata libertà. Un gioco da equilibristi sul sottile filo della verità.

Quella che Manuela Bianchi, nuora dell’anziana uccisa in via del Ciclamino il 3 ottobre 2023, sostiene di avere finalmente raccontato solo il 4 marzo scorso durante l’interrogatorio reso al pm Daniele Paci e dopo essere finita nel registro degli indagati per favoreggiamento.

AGGIORNAMENTO / Il giorno dell’interrogatorio di Manuela Bianchi

Manuela Bianchi, a sinistra, ascoltata in incidente probatorio martedì 25 marzo davanti al gip per cristallizzare la sua ultima versione fornita sul giorno del ritrovamento del cadavere di Pierina, al centro. A destra Louis Dassilva
Manuela Bianchi, a sinistra, ascoltata in incidente probatorio martedì 25 marzo davanti al gip per cristallizzare la sua ultima versione fornita sul giorno del ritrovamento del cadavere di Pierina, al centro. A destra Louis Dassilva

L’incidente probatorio

Domani mattina, ore 10, Manuela sarà risentita in tribunale proprio su quell’ultima versione fornita e lo sarà in sede di incidente probatorio, così da cristallizzare ogni singola parola che la donna dirà durante il contraddittorio tra le parti.

Assistita dal proprio avvocato. Incalzata dai legali di Dassilva. Ascoltata dal giudice. Manuela risponderà. È lei stessa a confidarlo al Carlino dicendosi “pronta a rispondere a tutte le domande che mi verranno rivolte”.

Di fatto la Bianchi, assistita dall’avvocato Nunzia Barzan e dal consulente criminalista Davide Barzan, comparirà in aula come testimone assistita dal proprio avvocato e perciò non le sarà permesso avvalersi della facoltà di non rispondere se non in merito ad eventuali dichiarazioni auto-accusanti, essendo indagata per favoreggiamento in un procedimento connesso all’inchiesta per omicidio, che vede indagato il suo ex amante.

E sarà proprio Louis Dassilva il primo orecchio attento e teso ad ascoltare quanto Manuela avrà da dire domani, in quello che si prospetta essere un interrogatorio-fiume dal termine incerto e che addirittura potrebbe anche protrarsi per più di un giorno.

Il faccia a faccia tra Manuela e Dassilva

Quel che è certo è che il ’faccia a faccia’ (fisico e non verbale) tra i due ex amanti segnerà un momento spartiacque nell’inchiesta, dal momento che per altro la Bianchi non dovrebbe ricorrere ad un paravento per non guardare direttamente Dassilva durante la testimonianza.

La donna sarà dunque chiamata a rispondere e ripetere la versione per cui la mattina del ritrovamento del cadavere di Pierina lei e Dassilva si incontrarono nel sotterraneo prima che Manuela scoprisse il corpo della vittima.

La versione di Manuela sul giorno dell’omicidio

E che in quella circostanza, ha sostenuto Manuela nell’interrogatorio del 4 marzo, fu proprio Louis ad avvertirla della presenza di un corpo di donna al di là della porta tagliafuoco, oltre a dirle di non urlare e di andare di sopra a chiamare il vicino di casa moldavo.

Una versione che gli avvocati Fabbri e Guidi, che assistono l’indagato senegalese, si dicono pronti a smantellare con oltre cento domande volte a far trasparire quella che ritengono una totale inaffidabilità della testimone.

Una testimone che, al contrario, ora la procura indica come assolutamente credibile nella sua ultima ricostruzione. Addirittura con la possibilità che Manuela non abbia ancora detto tutto quel che sa e che, magari, proprio l’interrogatorio di oggi potrebbe essere il momento decisivo in cui ’vuotare il sacco’.

I punti oscuri da chiarire

Ci sono punti oscuri da chiarire. Ce ne sono molti. Come il barattolo di sottaceti notato dalla Bianchi nonostante l’oscurità del seminterrato – dettaglio ritenuto da chi indaga noto solo a chi ha ucciso Pierina e dunque riferito secondo la procura a Manuela dall’assassino stesso –. Oppure l’intercettazione in questura, la cui interpretabilità oscilla tra l’imbeccata al fratello Loris sulla versione concordata da riferire agli inquirenti e la dimostrazione, per i legali di Dassilva, delle continue contraddizioni di Manuela. E la verità sul giallo di Pierina non è mai stata così vicina.