
Il numero due dell’assemblea civica risponde alla nuova segretaria provinciale del Pd evidenziando l’enorme disparità di visibilità, potere e compenso tra loro. Definendo il proprio ruolo “irrilevante”.
"Tra il ruolo del presidente del consiglio comunale e quello del vicepresidente c’è lo stesso rapporto che c’era tra Zino Zoff nella Juve ed il suo vice (nessuno ricorda chi era e quando abbia giocato) o tra Adrian Ricchiuti nel Rimini e il suo sostituto con la maglia numero 10". Doppia metafora calcistica di Nicola Marcello, presidente provinciale di Fratelli d’Italia e vicepresidente consiliare a Rimini.
Marcello risponde a Giulia Corazzi, che nel negare incompatibilità tra la vecchia carica di presidente consigliare e la nuova di segretaria provinciale Pd, lo ha indirettamente evocato.
Insomma, non c’è partita?
"ll presidente del consiglio comunale - ruolo sempre conteso - per niente super partes - tanto che negli ultimi 20 anni ci sono state anche delle staffette nella maggioranza per accontentare più di uno, ha uno stipendio notevole, quanto un assessore (3.700 euro netti al mese ndr), più di un medico del pronto soccorso (pur non occorrendo nè laurea nè abilitazione), ha una visibilità televisiva più di ogni altro consiliere o assessore, può permettere incontri con scolaresche, associazioni, ospiti nazionali e esteri del Comune".
Invece il vice...
"Nulla a che v edere. Il vice prende zero (semplice gettone di presenza da consigliere), non decide nulla e non viene quasi mai, anzi mai, come in questa legislatura, delegato a rappresentare il Comune di Rimini nemmeno alla sagra della zanzara di un Comune vicino".
Che ci sta a fare?
"Ho diretto il consiglio in caso di assenza della presidente per pochi minuti, o una seduta intera, è capitato due volte".
Cosa suggerisce?
"Sarebbe un bel segnale di democrazia assegnare il ruolo al più votato a preferenze individuali, di qualunque partito sia".
Lei alle regionali ha ottenuto 3.759 voti. Alle comunali del 2021 furono 1.586. Le andrebbe bene...
"Non è una questione personale, ma un segnale di civiltà".
Corazzi dovrebbe dimettersi?
"Le suggerisco in modo amichevole di lasciare la presidenza del consiglio e assumere quella di assessore a Rimini o altro comune vicino, vista la mancanza di retribuzione nella carica di segretario provinciale Pd, cosa che negli altri partiti è stata sempre la regola. E ritengo moralmente non corretto, seppure consentito, farsi finanziare campagne elettorali d società o enti che hanno avuto o poi avranno rapporti di lavoro con Comuni, Province o Regione in cui si è amministratori".
Mario Gradara