CronacaMarco Pantani, i misteri sulla morte: antidoping e overdose fatale

Marco Pantani, i misteri sulla morte: antidoping e overdose fatale

Gli atti dell’antimafia sulle indagini relative al Pirata saranno trasmessi alla Procura di Rimini. Sotto la lente le analisi sul sangue del ciclisma che lo squalificarono dal Giro del ’99

Il ciclista Marco Pantani

Il ciclista Marco Pantani

Rimini, 9 settembre 2022 - La Commissione parlamentare antimafia trasmetterà alla Procura di Rimini gli atti relativi alle indagini sulla morte del ciclista Marco Pantani. La Commissione si è occupata del caso del Pirata nel corso del quarto comitato "Influenza e controllo criminali sulle attività connesse al gioco nelle sue varie forme", presieduto da Giovanni Endrizzi (M5s), approfondendo sia i fatti che portarono al drammatico stop al Giro del 1999 quando, dopo la tappa di Madonna di Campiglio, un’analisi del sangue rivelò un livello troppo alto di ematocrito, che portò all’esclusione di Pantani dalla gara, sia delle presunte ombre legate al decesso del campione.

Morte Pantani, l'Antimafia: "Possibili altre ipotesi, scelte inquirenti discutibili"

Marco Pantani, la escort smentisce il racconto del tassista

Difficile dire se la trasmissione degli atti alla Procura avrà o meno delle ripercussione sull’inchiesta (la terza) che gli inquirenti stanno portando avanti da quasi un anno. I genitori del campione di Cesenatico, papà Ferdinando e mamma Tonina, attraverso una nota diffusa dai loro legali (gli avvocati Fiorenzo e Alberto Alessi), "prendono atto di quanto la Commissione parlamentare antimafia ha inteso rendere pubblico. A livello di correttezza e rispetto istituzionali, sarebbe forse stato più adeguato che la comunicazione ai media avesse fatto seguito alla formale trasmissione alla competente autorità giudiziaria". L’auspicio dei genitori è che "l’approfondimento dei fatti di cui la stessa Commissione fa cenno sia giudiziariamente idoneo ad apportare un concreto e reale contributo nella fase d’indagini che risulta tuttora in svolgimento da parte della Procura di Rimini".

Alberto Agazzani, clamoroso colpo di scena: spunta la pista dell'omicidio

Il tutto nella speranza "che i lavori della Commissione possano contribuire anche e soprattutto a fare luce sugli accadimenti degli ultimi giorni di Marco, e che si rivelino davvero d’ausilio per l’autorità giudiziaria riminese nel cui operato riponiamo la massima fiducia". I lavori della Commissione si sono concentrati sulla relazione elaborata dal consulente tecnico, l’avvocato Attilio Simeone. "L’attenzione dimostrata in merito alla vicenda Pantani – spiega il legale – è sintomo del forte sentimento che ruota attorno alla tragica fine del Pirata. C’è una parte della nostra società ancora scossa da quella vicenda e che attende da anni di ricevere risposte. Al centro della relazione, che è stata approvata quasi all’unanimità dalla Commissione con un solo voto di astensione, vi è il filo rosso che unisce la morte di Pantani, a Rimini, e i fatti di Madonna di Campiglio, a seguito dell’analisi del sangue che portò all’estromissione dal Giro d’Italia del campione. Da quel momento in poi è cominciato il travaglio umano di Marco che lo ha portato ad abbracciare l’uso di sostanze, determinando in seguito quello che accadde nella città di Rimini. Nella relazione ho inteso mettere in evidenza come le analisi sul sangue di Pantani furono svolte in maniera non precisa, non puntuale e non conforme al protocollo. La commissione ha affrontato anche gli aspetti legati alla morte del Pirata, proponendo nuovi elementi". La prima indagine aveva accertato che a causare la morte di Pantani, il 14 febbraio 2004 all’hotel Le Rose di Rimini, fu un mix di cocaina e farmaci. Anche la seconda, nel 2014, era arrivata alle stesse conclusioni. Il 12 febbraio scorso i carabinieri del nucleo investigativo avevano ascoltato Mario, tassista che sostiene di aver accompagnato due cubiste nella camera di Marco, il 14 febbraio. Anche una donna (l’altra è morta) è stata sentita dagli inquirenti.