
Oggi alle 18 al Teatro Pazzini di Verucchio, l’attrice Marina Massironi, accompagnata dai musicisti di ’Rimini Classica’, Aldo Zangheri e Monica Micheli, porterà sul palco Giusti in ogni tempo in ogni luogo: le voci di Irena Sendler e di Azucena Villaflor e le loro storie, fatte di forza morale, generosità e coraggio, donne Giuste dell’Umanità. L’attrice è sempre stata sensibile a tematiche importanti e porta ora sul palco di Verucchio una lettura che ha lo scopo di fornire a tutti elementi utili della memoria in modo che possano sentirsi protagonisti con le proprie azioni nella vita della collettività. Il reading fa parte del progetto ’Donne Giuste dell’Umanità’, che è stato sostenuto dall’ufficio provinciale alle Pari opportunità in collaborazione con il Comune di Verucchio, l’Istituto per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea della provincia di Rimini, l’Università di San Marino e il Museo Ebraico di Bologna.
Massironi, una lettura per sensibilizzare e risvegliare la coscienza civile?
"Portando sul palco figure di donne coraggiose, vorrei rendere omaggio a loro e suscitare un stimolo edificante, positivo. Le vicende di Irena Sendler, infermiera polacca che ha salvato ebrei ( tanti bambini) perseguitati durante la Shoah, e di Azucena Villaflor che durante la dittatura militare in Argentina è stata tra le fondatrici della Madri di Plaza de Majo, hanno dimostrato come sia possibile agire con coraggio e solidarietà anche durante periodi oscuri".
Per l’occasione sarà accompagnata da due musicisti?
"La mia lettura, scritta da Patrizia Di Luca e Francesca Panozzo, sarà intervallata da diapositive, fotografie, che rimandano ai due periodi diversi e da musicisti che suonando Viola e Arpa, trasporteranno il pubblico nell’atmosfera di due luoghi diversi: Polonia e Argentina. Attraverso la musica si crea un legame particolare con la storia che io racconto".
Che importanza hanno ’I giusti’ in un momento storico dove i diritti umani sono messi in discussione?
"Mantenere viva e rinnovare la memoria di quanti, in ogni tempo e in ogni luogo, hanno fatto del bene salvando vite umane, si sono battuti in favore dei diritti umani durante i genocidi e hanno difeso la dignità della persona rifiutando di piegarsi ai totalitarismi e alle discriminazioni tra esseri umani, è doveroso. Importante è sapere che noi possiamo fare qualcosa, l’ascolto è fondamentale in questa società di individualisti".
Di recente l’abbiamo vista a ’Lol’ e a ’Che tempo che fa’. A lei che fa tanto teatro, le mancava la tv?
"Quando capitano queste incursioni televisive, mi piace trasformarmi in un’altra. Sono un’attrice, il mio mestiere è cambiare faccia ed espressione".
Rosalba Corti