
Un marinaio di salvataggio al lavoro: la norma nazionale ora impone che sia sempre presente quando la spiaggia è aperta al pubblico, non solo in estate
Spiaggia divisa per zone, e salvataggio solo in alcuni tratti, periodi della giornata e della settimana. Dai bagnini arrivano proposte per far fronte all’ordinanza nazionale, che impone sempre il servizio di salvataggio per poter aprire gli stabilimenti balneari. Il principio del provvedimento non può essere discusso, ma è sulle sfumature che si gioca il confronto tra le cooperative dei bagnini e la capitaneria di porto. Ieri si è tenuto un nuovo incontro, al quale ne seguirà un altro mercoldì prossimo. "Ancora non c’è nulla di definito, si stanno discutendo i criteri – premette Diego Casadei di Oasi balneari – Credo che arriveremo a una regolamentazione nella prima parte di aprile".
In spiaggia c’è chi ha fretta, chi ha già aperto, come il bagno 26 Tiki a Rimini. "Noi abbiamo preso un marinaio di salvataggio – dice Fabrizio Pagliarani, uno dei soci del 26 e presidente di Fiba Confesercenti – Ci sono bagnini che hanno solo la gestione dello stabilimento e non potrebbero sopportare i costi di un salvataggio vendendo un paio di lettini la domenica con il sole. Stiamo lavorando per questo".
Le idee tra i bagnini per gestire la situazione non mancano di certo. La prima si riferisce alla divisione della spiaggia in zone, "cosa che potrebbe essere fatta in tutti i comuni". precisa Casadei. Prendiamo Rimini. "Ci sono tratti di litorale dove gli stabilimenti sono più propensi ad allungare la stagione e altri meno. Non ci possono essere regole uguali per tutti – spiega Pagliarani – Si può allora pensare, prendendo determinati tratti di litorale, a un servizio di salvataggio comune, evitando che ogni singolo operatore debba pensare per sé". Cosa che farebbe risparmiare sui costi.
Ma i bagnini vorrebbero andare oltre, diversificando il servizio a seconda dei momenti in cui si prevede afflusso di persone. "Nei weekend e durante gli eventi è pensabile che vi sia un afflusso maggiore, al contrario dei giorni feriali. Mi auguro che si possa affrontare il tema della diversificazione del servizio".
Andrea Oliva