Marr, si rafforza la pista degli attentati anarchici

Rivendicato l’incendio doloso dello stabilimento di Taggia (Imperia) . Guardia alta delle forze dell’ordine nelle sedi della provincia di Rimini

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Si rafforza la pista anarchica dietro gli attentati incendiari, tre nell’arco di un mese (uno fallito e due portati a termine), che hanno colpito gli stabilimenti della Marr, storica azienda riminese specializzata nella distribuzione di generi alimentari, nelle province di Bologna, Imperia e Genova. Gli anarchici hanno rivendicato, proprio in queste ore, il secondo attacco in ordine cronologico, ovvero l’incendio doloso scatenato da una serie di inneschi multipli che ha provocato gravi danni alla sede dell’azienda a Taggia (Imperia). "La notte tra il 12 e 13 novembre – si legge in una rivendicazione apparsa su un sito di area anarchica – tramite 6,5 litri di benzina abbiamo incendiato i mezzi e distrutto il capannone dell’azienda Marr. Diamo forza ad Alfredo, Anna, Ivan, Juan e Toby! Per l’anarchia!" La rivendicazione è stata ritenuta credibile dagli investigatori, che ora sono alla ricerca di collegamenti con quanto avvenuto il 5 novembre scorso, quando vennero ritrovate quattro bottiglie piene di liquido incendiario sotto alcuni camion all’interno dello stabilimento Marr di Anzola dell’Emilia, nel Bolognese. Secondo i carabinieri di Borgo Panigale, sarebbero le prove di un raid mai portato a termine. Qualcuno aveva intenzione di distruggere i furgoni dell’azienda, ma per qualche motivo l’attentato è sfumato. L’azione è stata comunque rivendicata alcuni giorni dopo da vari siti di area anarchica, sui quali però si parlava erroneamente di camion andati a fuoco. Non ancora rivendicato, invece, il terzo attentato, quello che nella notte tra sabato e domenica ha colpito la sede di Carasco, nel Genovese, dove sono stati ridotti in cenere otto camion frigorifero parcheggiati fuori dallo stabilimento. Le fiamme hanno causato danni ingenti anche a magazzini e uffici. Sui due attentati avvenuti in Liguria (quello di Taggia e quello di Carasco), la Dda di Genova ha aperto un fascicolo contro ignoti.

Nel frattempo, anche nel Riminese (dove fino ad oggi non si sono registrati episodi), resta altissima la guardia attorno agli stabilimenti e ai magazzini dell’azienda. La Marr è stata fondata a Rimini nel 1972. A Santarcangelo si trova il quartier generale, oltre a vari siti sparsi per tutta la provincia. Dal 5 novembre scorso sono stati intensificati i controlli di polizia di Stato e carabinieri attorno alle sedi, con pattugliamenti sia di giorno che di notte. Della situazione è stata interessata la Digos, così come i comandi provinciali delle forze dell’ordine. Ma la stessa azienda ha deciso di potenziare le misure di sicurezza, prevedendo l’impiego di guardie giurate e un rafforzamento della videosorveglianza. I rappresentanti della società, inoltre, sono stati incontrati dal prefetto Giuseppe Forlenza nel corso del comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza, dal quale sono arrivate indicazioni chiare sulla strategia da adottare.

Lorenzo Muccioli