Maturità, all’appello mancano i professori

A meno di due settimane dall’inizio della prova, restano ancora da assegnare un terzo dei posti di presidenti delle commissioni

Migration

Count down partito: mancano 13 giorni all’esame di maturità ‘in presenza’ – dopo tre mesi di lezioni online – e mancano all’appello nel riminese quasi un terzo dei presidenti di commissione: su 68 posti disponibili sono state sin qui coperte 41 posizioni. Cifra cui si aggiungono altre sette disponibilità venute dai dirigenti di istituti comprensivi e direzioni didattiche interpellati dal provveditorato (su 26). Poiché il problema è nazionale, il ministero ha annunciato precettazioni dei docenti per il ruolo di presidente (ma tanti, anche in virtù dell’età media avanzata, fattore di rischio per il Covid, sarebbero pronti a presentare certificati medici per evitare l’impegno). L’ultima mossa per ora è nominare presidenti di commissione, nientemeno, i supplenti, purché abbiano almeno cinque anni di anzianità di servizio. Roba da guerra: fino all’anno scorso erano richiesti 10 anni di anzianità ai docenti di ruolo. Sono 2.480 nel Riminese i ragazzi delle statali chiamati a sostenere la prova di maturità, cui si aggiungono 121 candidati di scuole paritarie, e 40 privatisti, per un totale di 2.641 candidati. Le riunioni preliminari iniziano il 15; le prove il 17: colloquio su tre punti: materiali ricevuti sulle materie di indirizzo, argomenti scelti dall’insegnante di italiano, esperienze scuola lavoro, cittadinanza e costituzione. Attenzione: a differenza, che alle medie, si può essere bocciati. "Avremmo preferito l’esame online", commenta la sindacalista Anief Milena Manini.