Maxi incendio distrugge le villette per turisti

Il rogo a Casteldelci: le fiamme hanno ridotto in cenere 15 case in legno. Messi in salvo l’unico residente e il suo cane

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Quindici case ridotte in cenere. Parte del paese rimasta senza il gas per ore. Un cane salvato miracolosamente dai vigili del fuoco. E’ il bilancio del grave incendio scoppiato ieri mattina a Casteldelci, nella frazione di Torricella. A prendere fuoco 15 villette a schiera, in legno, usate come case vacanze. Pochi i dubbi sulla natura dell’incendio: sarebbe stata accidentale. Le fiamme sono partite dal tetto di una delle abitazioni dove sono in corso i lavori di ristrutturazione, e a dare l’allarme è stata la stessa ditta impegnata nei lavori. Potrebbe essere stato un cortocircuito la causa del rogo.

Sta di fatto che le fiamme si sono propagate velocemente alle altre case. Essendo tutte in legno, sono state completamente avvolte dall’incendio. Quando i vigili del fuoco sono arrivati sul posto, la situazione era già compromessa. Sul posto sono accorsi 20 operatori dei vigili del fuoco di Rimini con 8 mezzi, e i colleghi della provincia di Arezzo. Sono rimasti lì per ore, per domare le fiamme. Alla fine, delle case non restava più nulla. Tutte ridotte in cenere. Si sono salvati solo i garage e le fondamenta. "Un disastro... E’ stato un vero disastro", allarga le braccia il sindaco Fabiano Tonielli. Che ieri mattina è corso subito sul posto appena ha saputo dell’incendio in corso. Le case travolte dal rogo erano tutte disabitate. Tutte tranne una, quella dove erano in corso i lavori di ristrutturazione. Il proprietario è riuscito a scappare di casa, i vigili del fuoco sono riusciti a salvare il suo cane da morte certa. Nel vasto incendio hanno preso fuoco anche alcune bombole del gas. E’ stato necessario chiudere la rete del gas, per alcune ore, per evitare il peggio.

I danni sono ingenti. Superano abbondantemente i 250mila euro, secondo una prima stima. Le villette "erano state le prime case vacanze costruite a Casteldelci – ricorda il sindaco – una quarantina d’anni fa". Delle abitazioni non è rimasto nulla: sono state ridotte in cenere. La colonna di fumo era visibile a distanza di parecchi chilometri. "Mi hanno detto – conferma Tonielli – che si vedeva già da Novafeltria".

Sul posto ieri mattina sono intervenuti anche i carabinieri della compagnia di Novafeltria, per i rilievi di rito. Sia i militari che i vigili del fuoco escludono che si sia trattato di un incendio doloso. Nelle case, come detto, non c’era nessuno quando è scoppiato il rogo. Nemmeno l’unico proprietario che in questi giorni si trova nell’abitazione, ma che ieri mattina per fortuna era fuori quando è iniziato l’incendio. Solo il tempestivo intervento dei vigili del fuoco ha evitato che le fiamme si propagassero ad altre abitazioni vicine, e al bosco che si trova poco distante.

Manuel Spadazzi