
I controlli della polizia in ospedale foto di repertorio
Pronto soccorso piantonato dagli agenti di polizia "almeno fino a mezzanotte". Ma anche dopo le 24, saranno "costanti i pattugliamenti delle forze dell’ordine". È il piano stabilito dal comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, riunito l’altro ieri dalla prefettura dopo l’ultima – l’ennesima – aggressione ai danni dei sanitari. Nella notte tra il 15 e il 16 giugno, una donna di 47 anni senza fissa dimora, portata in ospedale perché era in stato confusionale sotto l’effetto di droghe, prima ha colpito e ferito un’operatrice sociosanitaria al braccio con un bastone appuntito, poi si è scagliata contro i carabinieri intervenuti al pronto soccorso per fermarla. I militari sono stati costretti a impiegare il taser per bloccarla. Un episodio grave, e purtroppo non isolato. Le aggressioni, sia verbali che fisiche, contro i sanitari del pronto soccorso, sono praticamente all’ordine del giorno. Per questo l’Ausl e i sindacati hanno chiesto maggiori controlli. Per la Cgil al pronto soccorso serve "un presidio di polizia fisso", 24 ore su 24.
Presto ci sarà un nuovo incontro tra Ausl e forze dell’ordine, per valutare una riorganizzazione degli accessi in pronto soccorso e altre misure per la sicurezza. Nel frattempo, una prima risposta arriverà immediatamente. "Abbiamo deciso di intensificare i servizi in ospedale – spiega il questore Olimpia Abbate – Lo faremo già da questo fine settimana e poi proseguiremo tutta l’estate, utilizzando anche gli agenti inviati a Rimini come rinforzi estivi. Inoltre, si è deciso di prolungare il presidio fisso della polizia al pronto soccorso". Gli agenti, che sono presenti dalle 8 del mattino, resteranno in corsia "fino alle 24, anziché fino alle 20. Aggiungiamo 4 ore di presidio fisso. Durante la notte invece si alterneranno carabinieri e guardia di finanza con pattugliamenti costanti". E naturalmente "nei casi di emergenza gli interventi saranno tempestivi". Il prolungamento dell’orario del presidio fisso di polizia, così come i passaggi costanti di carabinieri e fiamme gialle nelle ore notturne, "sono una prima risposta alla necessità di aumentare la sicurezza in pronto soccorso durante il periodo estivo".
Non sarà l’unica. L’Ausl ha presentato alle forze dell’ordine alcune proposte, per tutelare i sanitari e gli stessi pazienti, a partire da una riorganizzazione degli accessi. La prefettura convocherà un tavolo ad hoc permanente per la sicurezza in ospedale, per monitorare la situazione e valutare altre misure.
Manuel Spadazzi