Medici no vax Rimini, la lettera contro i vaccini. Grossi: "Solo opinioni senza dati"

La missiva non porta firme e contesta "la comparsa di effetti collaterali gravi, sempre più evidenti". Due settimane fa i No vax hanno votato contro il bilancio dell’Ordine, ma il documento è passato

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"Da mesi tutti ci siamo resi conto che i vaccini non hanno mantenuto le aspettative che ci erano state prospettate, quella di fermare la pandemia e restituirci la libertà". E’ un passaggio di una lettera scritta da sedicenti medici, sarebbero una sessantina, che contestano l’efficacia dei vaccini e arrivano a parlare "della comparsa di effetti collaterali gravi, sempre più evidente e non più occultabile, quando non addirittura mortali. Quante dosi saremo ancora costretti a subire?". Affermazioni forti non supportate da studi medico scientifico citati. Al proposito si fa riferimento a "una letteratura emergente che dimostra i danni di questo vaccino, in modo talmente lampante da non poter essere più ignorata". Sulla reale corrispondenza della lettera ad iscritti all’Ordine riminese dei medici e odontoiatri, lo stesso Ordine sta cercando di vederci chiaro. I firmatari sarebbero 60, così è riportato nella nota, ma non c’è alcuna firma. "Vengono fatte affermazioni gravi che creano allarme sociale senza che tutto questo sia supportato dalla minima letteratura scientifica. Questo non è accettabile" contrattacca il presidente dell’Ordine Maurizio Grossi. Se fosse confermato il numero dei firmatari, 60, si tratterebbe del 3% di tutti i medici iscritti nel riminese. "Una minoranza chiassosa contro una ampia maggioranza che svolge in silenzio il proprio lavoro tutti i giorni" dice il presidente.

C’è un precedente. Nell’assemblea dell’Ordine del 21 aprile, in occasione della votazione sul bilancio, una dottoressa ha voluto leggere una lettera che riportava quanto poi giunto alla stampa. Di solito alle assemblee per la votazione del bilancio gli iscritti sono un numero ridotto. I medici che contestano l’ordine, a partire dalla battaglia sui vaccini, si sono presentati con molte deleghe, ma il blitz non è andato a buon fine. Se il bilancio non fosse stato approvato, l’Ordine sarebbe stato commissariato. A una decina di giorni di distanza riprede la battaglia. Chi l’ha scritta chiede "formalmente di istituire tavoli scientifici di studio della letteratura emergente, di sollecitare la sorveglianza attiva e di promuovere incontri scientifici di confronto fra professionisti sanitari". Chiudendo così: "Siamo medici e vogliamo tornare ad esserlo pienamente, esercitando in scienza e coscienza questa nostra meravigliosa professione". Per il presidente Grossi le affermazioni contenute nella missiva non possono passare nel silenzio. "Vogliono mettere in discussione la valenza dei vaccini che al contrario si sono dimostrati il più grande baluardo in questa pandemia, salvando milioni di vite. Vogliono aprire un confronto? Lo si fa su basi scientifiche. Non è accettabile procedere ad un confronto basato su opinioni. Per un medico è impensabile. Dobbiamo forse pensare che questi medici curano i propri pazienti con le opinioni?".

Andrea Oliva