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Meloni sul carabiniere di Verucchio: “Deve avere un encomio”. Lui si commuove: “Grazie”

La premier intervenire sul caso luogotenente che ha sparato e ucciso Muhammad Sitta, l’egiziano che aveva accoltellato quattro persone: “L’Arma sostenga le spese legali del maresciallo: ha fatto il suo dovere”. Il militare: “Sono molto contento dell’attenzione delle istituzioni”

Roma, 9 gennaio 2025 – “C’è un signore che accoltella quattro innocenti e poi si avventa su un carabiniere. La prontezza del maresciallo Luciano Masini fa sì che salva la vita sua e dei colleghi ed evita altri accoltellamenti – è la netta presa di posizione del premier Giorgia Meloni nel corso della conferenza stampa di oggi, parlando dell’uccisione di Muhammad Sitta, 23 anni –. Poi il carabiniere viene indagato. Ho chiesto all’Arma di sostenere le spese legali per la difesa di Marini e intendo chiedere al generale Luongo di conferirgli un riconoscimento per il suo valore lui ha fatto il suo lavoro”.

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La commossa gratitudine

Una dichiarazione che il maresciallo accoglie con commossa gratitudine: “Sono molto contento, ringrazio la premier Meloni e le istituzioni per l’attenzione che mi hanno riservato”, fa sapere attraverso il proprio avvocato. E del resto, Meloni si è apertamente schierata sul caso del carabiniere indagato per eccesso di legittima difesa: la notte di capodanno, nel Riminese ha sparato e ucciso un uomo che lo stava aggredendo dopo aver ferito a coltellate quattro persone. Ora, il militare è iscritto nel registro degli indagati per – sostiene la procura – “un atto dovuto, indispensabile per fare piena luce su quanto successo la notte di Capodanno”.

"Dobbiamo porci il problema che le forze dell'ordine temono di aver fatto il proprio lavoro, ed entrano in un calvario. Un approfondimento va fatto, per mettere fine a un fenomeno che abbiamo visto varie volte", incalza ancora Meloni.

Bignami: cambiare la legge

Sulla vicenda era intervenuto anche Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, che aveva parlato anche della necessità di introdurre “una modifica legislativa. Perché non è possibile che si arrivi a indagare gli operatori delle forze dell’ordine che, come ha fatto Masini, agiscono per difendere l’incolumità pubblica”. E lo stesso Bignami aveva già ventilato l’ipotesi di un encomio per il comandante della stazione dei carabinieri.

La raccolta fondi

E proprio per aiutare il maresciallo a sostenere le spese legali, la comunità locale ha già avviato una raccolta fondi a cui sono arrivate adesioni da tutta Italia: in pochi giorni sono stati donati migliaia di euro.

Il video e l’appello

In un video diffuso da poche ore, si vedono alcuni secondi della furia di Sitta che si avvicina ai carabinieri. Il luogotenente Masini urla al ragazzo: “Fermati, ma cosa stai facendo? Fermati, basta ... ma vuoi proprio morire? Fermati per favore”. Sitta aveva già aggredito alle spalle un ragazzo di 18 anni che era alla macchinetta delle sigarette. Poi un altro 18enne, amico del primo ragazzo aggredito. Poi, ancora, una coppia di anziani turisti di Roma.

La dichiarazione del carabiniere

"Sono molto contento e ho ascoltato con un profondo senso di gratitudine le parole della premier Meloni". Lo ha dichiarato il maresciallo dei carabinieri Luciano Masini attraverso l'avvocato difensore, Tommaso Borghesi. "Vorrei ringraziare le istituzioni per l'attenzione che mi hanno riservato", ha detto il carabiniere che questa mattina ascoltato le parole della presidente del consiglio quasi commosso.