Mense al top con i sardoni Rimini quarta in Italia

L’indagine condotta da Foodinsider premia le mense scolastiche comunali. Apprezzato l’uso di pesce dell’Adriatico, menù tradizionale e prodotti a km0

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I sardoncini ci valgono il quarto posto nazionale tra le mense scolastiche. In realtà l’indagine condotta dal sito Foodinsider è molto più articolata, ma uno degli elementi cardine sta proprio nell’utilizzo di materie prime locali, di qualità, e legate anche alla tradizione dei luoghi. Non a caso la regione che a livello nazionale può contare il numero maggiore di mense scolastiche di qualità sono le Marche che da anni ormai promuove il collegamento tra produzioni biologiche locali, il pesce dell’Adriatico e i piatti serviti ai bambini nelle mense. Rimini è arrivata un po’ dopo, ma sono comunque diversi anni che si attesta nelle zone alte della classifica, tra le prime cinque per intendersi. Ed anche questa volta eccola lì, al quarto posto preceduta solamente da Fano, prima a livello nazionale, Parma, altra storica città abituata a questi standard qualitativi, e Cremona al terzo posto.

L’indagine del sito si basa su determinati criteri. Tra questi ci sono la qualità degli alimenti ed anche l’impatto che i menù posso avere sull’ambiente. Un coltura a km0, per di più di qualità, viene quindi valutata molto positivamente rispetto a un prodotto, sempre buono, ma fatto arrivare da chissà quale luogo con tanto di inquinamento nel trasporto.

"E’ da un po’ di anni che Rimini stazione nelle primissime posizioni di questa graduatoria a livello nazionale - premette la vicesindaca Chiara Bellini -. In questo tempo si è fatto un gran lavoro non solo sulla qualità del cibo, ma anche sull’educazione al cibo visto che il momento della mensa viene vissuto da insegnanti e bambini come un momento formativo. E devo dire che è appagante quando vedi i bambini andare ghiotti dei sardoncini del nostro mare o della seppia con i piselli".

La produzione locale è fondamentale come lo è l’aspetto biologico degli alimenti.

"Il recupero delle ricette della tradizione, i prodotti inclusi la frutta e la verdura, e la varietà proposta dal menù sono caratteristiche fondamentali, ma non le uniche. E’ stato apprezzato anche un altro aspetto che con il cibo in sé non è direttamente collegato, ma mostra una attenzione particolare dell’amministrazione. Sto parlando dell’inserimento lavorativo di donne che hanno subito violenze, o di personale fragile".

A questo si aggiunge anche il ritorno all’antico con piatti di ceramica e posate vere e non di plastica. La plastica è stata ormai bandita dalle mense scolastiche. "Spendiamo di più? Io direi che spendiamo diversamente ed è bello investire sulla qualità".

I Comuni che si sono posizionati nella top ten della classifica e quelli che hanno menù che meritano comunque una menzione verranno premiati il 2 febbraio a Roma in occasione di un grande summit sulla mensa scolastica che Foodinsider ha voluto organizzare nella Protomoteca.

Andrea Oliva