Mercato coperto, quanto pesce sui banchi

L’abbondanza del prodotto determina prezzi bassi. I pescherecci tornano in Adriatico, ma resta il problema del caro gasolio

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di Mario Gradara

Riapertura col botto dopo il fermo biologico. Pesca miracolosa per la flotta riminese che domenica sera ha preso il largo dopo lo stop forzato di quasi due mesi per il ripopolamento del mare. "Mai vista in tanti anni una simile abbondanza nel primo giorno di ritorno del prodotto ittico sui 55 banchi del mercato coperto – sorride Marziano Tamburini, direttore del mercato di via Castelfidardo –. C’era pesce in grande quantità su tutti i banchi, gli undici dei produttori e gli altri. Grande afflusso di riminesi che hanno fatto incetta di pescato, i cui prezzi erano particolarmente abbordabili vista la forte disponibilità". Come sempre il mercato ittico ha fatto da traino anche per il resto della struttura, con i banchi dell’ortofrutta, quelli della carne, i bar e il supermercato ’circondati’ da tantissima gente. "Molti cittadini, visti i prezzi bassi, hanno fatto spese importanti – aggiunge Tamburini –. Non il solito mezzo chilo, ma anche due o tre chilogrammi di pesce. E non parlo solo di ristoratori, ma anche di privati". A fare la parte del leone, rispetto alla quantità di pescato, sono state in particolare le sogliole (vendute a prezzi medi tra 8 e 12 euro al kg secondo le pezzature); le mazzancolle (8-10 euro), le triglie (5-9 euro). Tantissime anche le canocchie pescate dalla flotta riminese, una quarantina di barche, vendute a prezzi variabili tra 7 e 12 euro. Scarsi invece i merluzzi, e quindi prezzi ’importanti’, sui 17 euro al kg di media. "Da considerare poi che tutto il pesce è stato preso nel giro di dodici ore – aggiunge Tamburini – perché vista la situazione quasi tutte le barche sono rientrate in anticipo. L’Adriatico è stato generoso". Motivo? "Tra restrizioni legate alla pandemia, caro gasolio e scioperi della nostra categoria – osserva Athos Para, titolare di un banco al mercato e armatore, con il fratello Simone, di tre pescherecci –, e il fermo biologico, il nostro mare si è fortemente ripopolato. Nelle nostre reti abbiamo trovato grandi quantità di sogliole, mazzancolle, triglie, moletti, canocchie. Purtroppo la conseguenza è che il prezzo al dettaglio è stato giocoforza molto basso. E domani (oggi per chi legge, ndr) probabilmente sarà la stessa storia". "Purtroppo resta il problema serio del caro gasolio – aggiunge –, tanto che io ho fatto rientrare con 4 e 6 ore di anticipo due dei pescherecci, che avevano già preso molto pesce, per risparmiare carburante". "Una prima giornata con una pesca eccezionale – fa eco Paco D’Orsi, armatore col fratello Simone del peschereccio Simona e produttore al mercato –, con tantissime mazzancolle, in anticipo sulla loro normale ’stagione’, poi soprattutto sogliole, triglie e canocchie. Peccato per noi, bene per i cittadini, i prezzi bassi, visti anche i costi del gasolio".