Meteo terrorismo, la sindaca di Riccione: “Turismo danneggiato dai gestori delle App”

Daniela Angelini tuona: “Rovinato il ponte del primo maggio (come quelli del 25 aprile e di Pasqua), eppure ha piovuto, poco, solo lunedì”

Riccione, 2 maggio 2023 - Da Riccione arriva un grido di dolore contro quello che da più parti è stato battezzato il 'meteo terrorismo', ovvero il fenomeno che induce gli aspiranti turisti - sentite previsioni catastrofiche di maltempo – a disdire la minivacanza o a non programmarla proprio, e magari la realtà l’annuncio di temporali si risolve in un’oretta di pioggerella in una giornata assolata.

La sindaca di Riccione Daniela Angelini e una spiaggia
La sindaca di Riccione Daniela Angelini e una spiaggia

Un allarmismo ingiustificato, dicono gli operatori turistici, soprattutto per questo ponte del primo maggio. Che non è stato male, dal punto di vista meteorologico: i problemi, in tutta la regione Emilia Romagna, sono arrivati solo oggi, 2 maggio.

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A protestare stavolta è la sindaca della località della riviera Daniela Angelini, che ha preso carta e penna per dare voce alla rabbia di molti suoi concittadini: "Un altro ponte gravemente danneggiato dalle previsioni del meteo - scrive la prima cittadina - che, per l’ennesima volta nel 2023, hanno annunciato il diluvio universale mentre a Riccione in questo sabato e questa domenica la gente è stata al mare a prendere il sole sui lettini e la pioggia è arrivata soltanto nel pomeriggio di ieri”.

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La prima cittadina, che è anche assessora al Turismo del Comune di Riccione, rincara la dose: “Purtroppo la storia si ripete. Già in occasione del lungo ponte del 25 aprile tanti potenziali turisti erano stati frenati dal maltempo che poi non c’era stato se non soltanto nell’ultima giornata, martedì 25 aprile, all’ora di pranzo. Anche per Pasqua e Pasquetta prima era stata paventata una situazione meteorologica non certo incoraggiante e poi avevamo avuto il centro della città e le spiagge invase grazie a un bellissimo sole”.

App sotto accusa

Angelini parte dal presupposto che chi fa il meteorologo lo fa al meglio delle proprie possibilità, lavorando con professionalità, e non va certo messo sotto accusa. “Al contrario, non ci convince per nulla il metodo con cui vengono diffuse le previsioni, soprattutto attraverso le applicazioni che si utilizzano con gli smartphone”, osserva la sindaca.

Se in una giornata è prevista un’ora di pioggia, magari anche solo poche gocce, sull’intera giornata “appare l’icona della pioggia come se dovesse piovere per tutta la giornata”. La stessa cosa è accaduta per tutto il ponte appena trascorso: tre giornate, sabato, domenica e lunedì, sulle quali compariva il simbolo della pioggia. Insomma, tuona la sindaca, è “una rappresentazione della realtà totalmente distorta. Proviamo a metterci nei panni di un turista: se vede comparire l’icona dell’ombrello su tre giornate su tre di ponte, non ci pensa nemmeno a mettersi in viaggio verso Riccione e tutta la Riviera. Chi è venuto a Riccione, al contrario, si è goduto due giornate di sole che ha potuto trascorrere al mare e soltanto per mezza giornata, ieri pomeriggio, ha dovuto usare, e solo per alcune ore, l’ombrello. Valeva la pena partire? Assolutamente sì, a giudizio di tanti turisti con cui ho avuto modo di parlare. Hanno ricevuto un servizio adeguato dai gestori della app del meteo? Non credo”.

Il business dell'allarmismo

E non si tratta solo di un problema di aggiornamento delle previsioni, fisiologico con l’avvicinarsi degli eventi, che per lo scorso ponte sono migliorate sotto data. “Questo può succedere, nulla di strano. L’impressione, invece, è che ci sia una sorta di allarmismo interessato: non da parte di tutti i gestori, non voglio generalizzare. Provo a spiegarmi: maggiore è l’incertezza generata, più aumentano i simboli della pioggia, quindi diventa più alto il numero dei click per restare aggiornati. Di conseguenza, diventano più appetibili i banner pubblicitari”. Un business, quello dell’allarmismo delle app del meteo, che però non manca di produrre effetti collaterali.

"Quelle icone vanno cambiate”

L’invito che parte da Riccione è soprattutto quello di “rivedere il sistema di assegnazione delle icone. Se sono previsti un’ora di ‘pioggia debole’ e sole per tutto il resto della giornata non ci pare corretto usare l’emblema delle gocce di pioggia. Stessa cosa se si deve rappresentare una giornata in cui la pioggia è annunciata soltanto per la notte. Il turismo rappresenta una fetta importante del Pil italiano e deve essere protetto: questi danni non possiamo permetterceli. Non possiamo permetterci che si continui a rappresentare la realtà in maniera così distorta in particolare in occasione dei ponti di primavera il cui andamento turistico è estremamente condizionato dal meteo”.