"Mi ha baciata e palpata sotto i vestiti"

Il racconto dell’atleta minorenne molestata da un arbitro internazionale durante una manifestazione di scherma

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Agli inquirenti la minore (che all’epoca dei fatti aveva 16 anni) ha raccontato per filo e per segno quello che sarebbe avvenuto nella stanza di un albergo di Riccione, il 13 maggio scorso, durante lo svolgimento del Campionato italiano cadetti e giovani di scherma, evento che aveva richiamato atleti da ogni parte d’Italia. Lei, una schermitrice arrivata nella Perla Verde insieme alle compagne di squadra per prendere parte alla competizione, si trovava da sola in camera. Aveva bevuto qualche bicchiere di troppo: a quel punto lui – è il racconto della giovane – si sarebbe avvicinato per baciarla sulla bocca e palparla sotto i vestiti. Molestie che, sempre stando alla testimonianza resa alle forze dell’ordine, sarebbero andate avanti nonostante i tentativi di resistenza opposti dalla ragazzina, con l’uomo che alla fine si sarebbe persino denudato.

Emergono nuovi particolari sul caso della minore di origine siciliana che, insieme ai suoi genitori, ha deciso di querelare Emanuele Bucca, 42 anni, arbitro internazionale di sciabola, presente anche ai Giochi Olimpici di Tokyo (difeso dall’avvocato Walter Marino), il cui nome è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Rimini per un presunto caso di violenza sessuale aggravata. L’inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore Luca Bertuzzi. È stato disposto l’incidente probatorio, nel corso del quale la ragazza verrà ascoltata alla presenza di un perito. La versione da lei fornita sarà ora sottoposta a verifiche da parte della magistratura. Il nome di Bucca tuttavia è già stato associato ad un altro presunto caso di molestie. Un episodio che sarebbe avvenuto alcuni mesi dopo, sempre a Riccione, in occasione del Gran premio ’Renzo Nostini’, svoltosi ad otto bre. Al centro di tutto una ragazza di 20 anni, aspirante arbitra di scherma,che ha raccontato di essere stata invitata dal 42enne ad appartarsi insieme a lui nella camera dell’hotel in cui entrambi soggiornavano. Lì, ha riferito la 20enne, l’uomo avrebbe cercato di convincerla a concedersi a lui, in cambio di un aiuto a superare gli esami per diventare arbitri nazionali. La Federscherma, informata dei fatti, ha raggiunto con Bucca un patteggiamento ‘senza incolpazione’ con una una sospensione di 30 giorni dall’attività.