"Mi ha insegnato il valore e il calore del volontariato"

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E’ sconvolto, Massimo Masini. Pironi era un compagno di strada e un amico. "Quando ero sindaco dicevo sempre: sto più con Pironi che con mia moglie. Massimo è stato sia nella mia prima giunta, che nella seconda con deleghe al Personale, Edilizia privata, Lavori pubblici. Aveva in mano mezzo comune".

La vostra formazione era però diversa.

"Massimo è approdato in politica da percorsi diversi dai miei. Arrivava dall’impegno sociale, era l’uomo del volontariato con un impianto cristiano cattolico solido. Senza dubbio è stato lui a insegnarmi il volontariato, io ero convinto che fosse il complesso delle istituzioni all’insegna dei principi di giustizia sociale a dover risolvere le situazioni".

Pironi le ha dato un’altra visione?

"Mi ha fatto capire che, seppure le istituzioni funzionino bene, sono importanti spazi in cui l’attività gratuita assume un valore insostituibile per il calore delle persone. Massimo aveva notevoli capacità relazionali, componente decisiva per risolvere i problemi in giunta, con l’apparato e nelle riunioni, dove meglio di tutti riusciva a risolvere i problemi".

Si era battuto per la sede del Centro 21?

"Fin da quando era assessore volle la ristrutturazione dell’immobile di viale Limentani, allora abbandonato. Era occupato dagli extracomunitari. Da lì ha portato avanti questo suo impegno. Eravamo molto amici, ho visto crescere Mattia. Martedì a Riccione arriverà la Vespucci, che portammo nel 1995. Pironi aveva fatto il militare in Marina, rompendo il protocollo lo feci venire con me, era felice. Ora la nave tornerà: io ci sarò, purtroppo Massimo no".

Nives Concolino