"Un segnale positivo quello che è venuto dalle elezioni politiche. Sappiamo che non si possono traslare in automatico questi risultati sul piano delle comunali, ma lo considero di ottimo auspicio in vista delle amministrative della primavera 2024, dove sono pronto a ricandidarmi a sindaco, dopo i primi cinque anni di mandato". Filippo Giorgetti (foto), primo cittadino ‘targato’ Forza Italia di Bellaria Igea Marina, commenta i numeri delle politiche.
Come hanno votato i bellariesi?
"Il nostro comune si conferma come uno di quelli dove il centrodestra va meglio, con la coalizione che si è attestata intorno al 51% dei voti sia alla Camera che al Senato. Non solo, abbiamo anche una lunga tradizione di apporto del voto moderato alle comunali, e Azione ha superato il 5%".
Qui come altrove, Fratelli d’Italia ha fatto la parte del leone. Non teme che in vista delle amministrative venga a batter cassa, magari chiedendo il candidato sindaco?
"Con il partito della Meloni a Bellaria i rapporti non sono mai venuti meno, e non credo che succederà ora solo perché che è diventato l’attore principale della coalizione. Il centrodestra qui è sempre stato unito, auspico sia lo stesso per il nuovo governo".
Qualche mal di pancia interno l’avete registrato anche voi, a inizio legislatura e soprattutto in questi ultimi mesi, dove ex consilieri comunali, tuttora iscritti alla Lega, non hanno esitato ad attaccare la maggioranza.
"Il nostro gruppo di lavoro in giunta è assolutamente compatto. Lavoriamo tutti per lo stesso obiettivo: amministrare al meglio la città".
Forza Italia ha perso il suo unico rappresentante per il territorio riminese, il senatore Barboni.
"Mi spiace molto che Antonio hanno mancato, per poco, la riconferma. Però per Forza Italia è stata eletta, al collegio plurinominale Camera, Rosaria Tassinari, assessore a Forlì,un’amica e collega, con cui da sempre c’è un’ottima collaborazione. E’ stata eletta anche grazie ai tanti voti di FI a Bellaria. Poi ci sono 5 parlamentari riminesi, che credo possano fare molto per il territorio, indipendentemente dalla colorazione politica".
Mario Gradara