Rimini, si finge Michael Bolton: truffata una donna

Una riminese, convinta di aiutare la popstar, è stata derubata di 20mila euro sotto la minaccia di venire arrestata per fatti di terrorismo

Un uomo ha finto di essere Michael Bolton, nota popstar (foto Bettolini)

Un uomo ha finto di essere Michael Bolton, nota popstar (foto Bettolini)

Rimini, 3 maggio 2021 - La passione per il cantante Michael Bolton l’ha tradita e l’ha fatta precipitare in una spirale di angoscia e minacce. E alla fine da questo incubo una signora riminese di 65 anni (assistita dall’avvocato Cristiano Basile) ne è uscita dopo essersi vista derubare ventimila euro e solo dopo aver sporto denuncia alla Polizia postale. La donna è caduta, infatti, in una di quelle truffe sentimentali che proliferano in Rete. Stavolta però il protagonista non era il solito marine in missione in Afghanistan, ma un noto cantante. La riminese, madre di famiglia, è, infatti, un’appassionata di musica e una fan del cantante statunitense: per questo motivo si era iscritta ad un gruppo Facebook a lui dedicato.

Nello scorso novembre la signora aveva postato un suo pensiero proprio sul gruppo e dopo poco aveva ricevuto un messaggio privato. Il mittente sembrava essere Michael Bolton in persona, con tanto di foto e nome del cantante. Il contenuto del messaggio era molto cortese. La signora era subito stata felicissima che il suo idolo l’avesse ringraziata per le belle parole usate nei suoi confronti. Non sapeva, invece, che una banda di truffatori le aveva appena gettato l’esca per farla cadere nel loro tranello. Di lì a qualche giorno i messaggio del finto cantante erano continuati, sempre in maniera privata e molto cortese. Con il trascorrere dei giorni la conversazione si era evoluta diventando sempre più privata con il falso cantante che aveva iniziato a entrare nella vita della donna tanto da chiederle il suo numero di cellulare per poter chattare meglio.

La donna non aveva mai nutrito alcun dubbio e quando il sedicente Bolton aveva iniziato a confidarsi raccontandole le traversie che stava vivendo a causa del Covid con i concerti annullati e tutto quello che conseguiva, lei gli aveva creduto. Così un giorno il misterioso interlocutore le aveva domandato se poteva inviarle, a casa sua, a Rimini, un pacco, contenente del denaro, per poter riprendere attività visto che aveva i conti bloccati. La signora aveva acconsentito, intravvedendo anche la possibilità di poter incontrare il suo idolo. Ma dopo pochi giorni, l’incubo era diventato realtà: una sedicente diplomatica internazionale, con tanto di email, le aveva detto che il pacco era stato bloccato alla Dogana e che servivano 4mila euro per liberarlo. La donna aveva tergiversato, ma alla fine si era convinta ed aveva inviato il bonifico. Subito dopo erano iniziate ad arrivare altre email, con tanto di ulteriori richieste di denaro: "Se non paghi, sarai accusata di finanziare il terrorismo e arrestata". Sempre più terrorizzata aveva ancora versato alto denaro per un totale di 20mila euro. Esausta e disperata, si è poi confidata con i familiari e la truffa è venuta a galla. E ora è caccia agli autori che si aggirano nella Rete.