Miele: "Sono solo un uomo a metà tra Baggio e Ulisse"

L’attore-autore assieme a Crocco a Rimini per un doppio appuntamento teatrale "In piazza Tre Martiri un’esibizione sperimentale", poi l’arte va agli ’Atti’

Migration

Un nuovo esperimento di teatro moderno vedrà lo spettatore entrare in una casa disabitata da poco e da quel silenzio riaffioreranno ricordi. È quello che accadrà a Rimini, dal 4 al 7 settembre in una residenza privata in Piazza Tre Martiri 24, quando accoglierà la performance Come va a pezzi il tempo di Ultimi Fuochi Teatro per quattro repliche al giorno (ore 18, 19, 20 e 21). Fautori di questa nuova seppur già sperimentata forma di teatro sono Alessandra Crocco e Alessandro Miele, attori e autori, che dopo esperienze diverse, hanno unito i loro percorsi nel 2013 fondando la compagnia ’Progetto Demoni’ e poi ’Ultimi Fuochi Teatro’. Gli stessi autori-attori, giovedì 8 settembre alle 21.30 porteranno in scena al Teatro degli Atti, nell’ambito di ’Città Visibili’ lo spettacolo teatrale Sono solo un uomo, dove Roberto Baggio e Ulisse, un mito del calcio e un eroe classico, si fondono in un’unica figura.

Alessandro Miele, siete a Rimini con due performance molto diverse.

"Agli Atti porteremo la storia di due personaggi che sembrano agli antipodi, ma che in realtà sono molto simili: Baggio e Ulisse. Come tutte le storie umane, i personaggi affrontano un viaggio verso l’ignoto, un viaggio che è sete di conoscenza. In questo caso Baggio diventa il creativo, il fantasista che ci affascina, un divo che è un antidivo. Mescolando memoria e sogno, inizia un racconto in cui l’uomo calciatore-viaggiatore affronta tempeste, infortuni, panchine, fino ad arrivare all’apice del successo senza mai cedere al canto delle sirene e restando lo stesso di sempre".

Come va a pezzi il tempo la performance che vi accoglierà in un appartamento di Piazza tre Martiri, come si svolge?

"Cerchiamo di trasportare gli spettatori di stanza in stanza, in un luogo alternativo come può essere un appartamento, e cerchiamo di far rivivere momenti diversi delle persone che ci abitavano. È una storia ridotta in pezzi, come la memoria di una vita, come un sogno ripercorso con la mente al risveglio. È l’ultimo canto di un luogo prima che il tempo lo faccia lentamente decadere. Lo spettatore verrà condotto dentro la storia, attraversando le stanze e nello stesso tempo le vite di chi le ha abitate".

Una performance per pochi.

"Ricostruiamo la vita di una coppia solo per 6 persone per turno, ogni ora entra un gruppo di persone, facciamo 4 turni al giorno".

Come avete accolto l’invito di Tamara Balducci?

"Le Città Visibili e Rimini portano la cultura a livelli altissimi. Conosco Rimini e conosco lo spessore di Tamara Balducci e di Riccardo Amadei. Hanno saputo riconoscere il potenziale culturale che può assorbire questa città pregna di arte e di storia".

Rosalba Corti