Migliaia di ciclisti ogni giorno in via del Prete

Cattolica, è battaglia sul destino della pista tra chi vuole toglierla e chi raddoppiarla

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Fa ancora discutere il report sul traffico cittadino, presentato alla città nei giorni scorsi dall’amministrazione comunale e dai tecnici incaricati, con dati significativi come il flusso di ciclisti rilevato in via del Prete. Sono stati contati durante il periodo estivo 2.450 ciclisti in un giorno feriale medio, pari al 33% del traffico. Un dato che ha confermato i timori di residenti e operatori sulla presenza della pista ciclabile e su alcuni nodi da sciogliere sul futuro della viabilità in quella strada. "Innanzitutto va detto che la via è troppo stretta per prevedere una pista ciclabile, un senso unico per le auto e anche i parcheggi _ dice Domenico Onofri, un residente _ si deve pensare a una soluzione alternativa magari raddoppiando la pista ciclabile ed eliminando i parcheggi in modo da dare più spazio anche alle auto che passano troppo vicine alla pista. Per non parlare della velocità media delle auto. Serve un autovelox tutto l’anno, il limite dei 30 kmh non viene assolutamente rispettato".

Così anche il Comitato Mare Nord con la presidente Alberta Molari: "La pista ciclabile è pericolosissima e i numeri che riporta l’amministrazione comunale confermano un’intensità di traffico anche ciclopedonale troppo elevato per una via di scorrimento come la nostra. Si deve assolutamente raddoppiare lo spazio a disposizione della pista ciclabile e aumentare anche i controlli, perché molti ciclisti, essendo una pista ciclabile a senso unico, la percorrono in contromano ed è pericolosissimo. Attendiamo con ansia le decisioni sul futuro piano del traffico anche per capire come verrà ridisegnata questa strada". Infine gli operatori e le categorie economiche: "L’amministrazione ci deve dire con chiarezza che vuol fare del piano del traffico di Cattolica _ spiega Giovanni Ruggeri, segretario Confartigianato _ anche perché è ipotizzabile un trasferimento della pista ciclabile da via Del Prete ad un’altra via, come ad esempio via Carducci. Poichè in questo momento la pista ciclabile si interrompe e poi non è chiaro il suo percorso per arrivare al lungomare Rasi-Spinelli dove pure non si sa come potranno passare le biciclette. Se si vuole puntare sulle piste ciclabili davvero, anche a livello turistico, si deve programmare una città a misura di bici e dunque il ragionamento è assai più complesso". Un argomento che coinvolge molti quartieri e condiziona ragionamenti più ampi, come il piano parcheggi sul quale naturalmente si tornerà a discutere nei prossimi mesi.

Luca Pizzagalli