Milizie, Carattoni nuovo comandante

Migration

Avvicendamento al Comando superiore delle milizie. Leonardo Maria Lonfernini passa il testimone a Corrado Carattoni. Si è svolta nella giornata di ieri a Palazzo Pubblico, l’udienza dei Capitani Reggenti, Maria Luisa Berti e Manuel Ciavatta, in occasione del congedo del generale Leonardo Maria Lonfernini e della presentazione del nuovo Comandante superiore delle milizie, generale Corrado Carattoni, alla presenza di autorità istituzionali, di alti ufficiali e di ufficiali comandanti dei corpi militari sammarinesi. Il segretario di Stato per gli Affari Esteri e deputato alle Milizie Luca Beccari ha espresso "viva gratitudine al generale Lonfernini – riferiscono dalla Segreteria Esteri – per l’attività svolta ai vertici delle istituzioni militari nei sette anni della sua lunga carriera". A dimostrazione della stima e della riconoscenza per il servizio prestato, la Reggenza ha conferito al generale Lonfernini la medaglia al merito di prima classe.

Il generale Carattoni vanta una lunga carriera militare, essendo entrato a far parte della Guardia del Consiglio grande e generale nel 1970. Un simbolico passaggio della sciabola ha sancito idealmente l’inizio del comando da parte del nuovo alto militare Carattoni. "Cercherò di svolgere questo prestigioso incarico richiamandomi a quel sentimento che mi ispirò 52 anni fa – ha pronunciato in udienza il comandante Carattoni – quando entrai nei corpi militari: l’amore per questa nostra bella e antica terra della libertà. Accolgo questo grande onore con la consapevolezza dell’importanza che questo nuovo ruolo riveste per la crescita delle nostre Istituzioni militari, alle quali cercherò di dare il massimo sostegno, così come ha fatto il mio predecessore, l’amico generale Lonfernini che, ne sono certo, continuerà ad affiancarmi con la sua esperienza e con le sue grandi capacità, nell’intento di perpetuare una tradizione così genuina e così fondamentale per l’affermazione della sovranità della nostra amata Repubblica". I Capitani Reggenti hanno sottolineato il valore "che i corpi militari incarnano per il prestigio della Repubblica, per il perpetuarsi delle sue secolari tradizioni, per

la salvaguardia e la tutela dell’intera collettività".