Mille euro per ognuno dei duecento dipendenti

Il regalo dell’azienda Carli di San Leo. "Nonostante le difficoltà gli affari vanno bene. Giusto dare una mano a chi lavora con noi"

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Mille euro ad ogni dipendente. Un regalo inaspettato quello che si sono visti comunicare i lavoratori dell’azienda Carli di San Leo. I dipendenti sono ben 200 divisi nei cinque stabilimenti dell’azienda tra il riminese, il ferrarese, ravennate e il Lazio per un totale di 35mila ettari coltivati in principal modo a foraggio e in parte a cereali. La lettera ai dipendenti è partita alcuni giorni fa e in azienda, spiega Daniela Carli, "si è subito creato un gran fermento". Per le modalità scelte dal Gruppo Carli "alcuni pensavano fosse un aiuto arrivato dal governo, poi hanno compreso che si tratta di tutt’altra cosa. Abbiamo voluto essere vicini ai nostri dipendenti. Penso sia giusto farlo per quelle aziende che nonostante il periodo difficile hanno ancora ‘buon ossigeno’". I mille euro non sono un premio in busta paga o un bonifico. "Abbiamo scelto di darne 600 a chi ci porterà le spese delle bollette sostenute per acqua, gas ed energia elettrica. Altri duecento euro li daremo ad ogni singolo dipendente sotto forma di buoni carburante. Infine 200 euro verranno date per buoni spesa. In questo caso abbiamo scelto supermercati locali, non le grandi catene, bensì attività di zona, nelle vicinanze degli stabilimenti e dei luoghi di lavoro. Vorremmo così aiutare anche le piccole attività territoriali". Il Gruppo Carli è pronto a dare come dono di Natale, 200mila in più ai propri dipendenti fissi. Una bella cifra considerando il periodo tutt’altro che semplice per tante imprese nel Paese. "Anche per noi pesano gli aumenti delle bollette energetiche e in generale dei prezzi della filiera. Per il futuro non nascondo che c’è timore". Ma gli effetti della crisi energetica e della guerra hanno mostrato anche un altro lato. "Quanto accaduto nel mondo ha portato a una ricerca e dunque un aumento del prezzo delle materie prime del nostro settore, destinate all’uso zootecnico e a quello umano. Questo ci ha consentito di ritrovarci in una situazione buona". Il Gruppo Carli commercializza in primo luogo foraggi. Trattando la coltura in modo biologico, sfrutta le rotazioni dei terreni coltivando anche cereali. "Vendiamo in tutto il mondo. La maggior parte della nostra produzione va all’estero, circa un 70%. Il nostro prodotto è biologico e apprezzato. Lo commercializziamo dagli Emirati Arabi al Nord Africa. Dall’Oriente all’Europa. Mangiano il nostro foraggio i cammelli in Africa, i purosangue nei paesi arabi, le mucche Kobe in Giappone. In Oriente siamo presenti anche in Vietnam, Corea e Cina". Gli affari non vanno male e l’azienda ha voluto dare un aiuto ai propri dipendenti. "Crediamo sia giusto così".

Andrea Oliva