Rimini, minaccia la moglie e violenta la figlia

Pugno duro del tribunale: un camionista condannato a sette anni e dieci mesi

Maltrattamenti in famiglia: minaccia la moglie, violenta la figlia

Maltrattamenti in famiglia: minaccia la moglie, violenta la figlia

Rimini, 22 giugno 2019 - Gli insulti e le minacce contro la moglie erano ormai all’ordine del giorno. «Non sai fare nulla, sei solo una campagnola» erano le parole più ‘dolci’ che la donna, quaranta anni, originaria dell’entroterra di Rimini, si sentiva rivolgere. Aveva conosciuto l’uomo, un camionista di 50 anni, nativo della Bulgaria, quando era già madre di una bimba.

Si erano sposati ed insieme avevano avuto altri due figli. Ma, nonostante l’arrivo dei bimbi, l’autotrasportatore aveva iniziato a maltrattare con sempre più violenza la consorte, colpevole, ai suoi occhi, di ‘non saper fare nulla, tantomeno la madre’. Ed in casa si era instaurato un autentico clima di terrore che non aveva neanche risparmiato la figlia adolescente, 14 anni appenna, della moglie. Anzi, proprio la ragazzina per diversi mesi era diventata il suo bersaglio preferito.

Minacciandola di fare del male a sua madre, per settimane e settimane l’ha costretta a sottostare alle sue voglie sessuali. In diverse occasioni l’autista aveva detto alla compagna che l’avrebbe uccisa, minacce rivolte proprio davanti all’adolescente. Aveva anche minacciato la donna di non farle mai più rivedere i due bambini che avevano avuto insieme, una volta che il camionista li aveva portati in Bulgaria, dai nonni.

Dopo mesi di angoscia e terrore, la quattordicenne ha raccontato alla mamma delle attenzioni morbose al quale il patrigno la costringeva. Insieme madre e figlia hanno così trovato il coraggio di ribellarsi a quell’uomo denunciandolo. L’inchiesta è stata così coordinata dal sostituto procuratore, Davide Ercolani e ieri mattina, in tribunale l’autista è stato condannato a sette anni e dieci mesi per i maltrattamenti in famiglia ai danni della moglie e per violenza sessuale sulla minorenne. Il pubblico ministero aveva chiesto nella sua arringa una condanna ad otto anni.