
Rimini, minaccia i passanti con la bombola di gas: bloccato dalla polizia (Foto Bove)
Rimini, 25 giugno 2019 - In mutande bianche e con due bombole del gas in mano, a camminare, stralunato, in via Coletti. Domenica sera, poco dopo le 19,30 sono arrivate al centralino della Polizia decine di segnalazioni di cittadini che avevano notato una scena abbastanza preoccupante nella zona di Rivabella. Un uomo di colore, alto quasi un metro e novanta, che si aggirava, seminudo, coperto solo da un paio di slip bianchi, per la strada, agitando in una mano una bombola di gas e nell’altra quattro palette di plastica.
«Correte, c’è un uomo pericoloso, ha delle bombole di gas in mano, temiamo si voglia far esplodere», si sono sentiti dire al telefono in Questura. Così una Volante della Polizia è subito schizzata in via Coletti. E vicino al cancello di un ristorante giapponese, in effetti gli agenti hanno trovato un uomo di colore e coperto solo da un paio di mutande bianche che stava armeggiando con quattro palette di plastica, quelle usate in spiaggia dai bambini per raccogliere la sabbia. L’africano faceva molto fatica ad esprimersi: «Voglio pulire le rotaie del cancello», ha bofonchiato agli agenti. I poliziotti, poi, in uno scantinato poco distante hanno trovato un’altra delle bombole che l’uomo aveva in custodia. Ma la sorpresa è stata quando gli agenti sono riusciti, con molta fatica, a identificare lo sconosciuto di colore: è, infatti, emerso che era il richiedente asilo della Guinea Bissau che non più tardi di venerdì scorso, in via Sacramora, aveva colpito, senza alcun motivo, con una catena in ferro, alla schiena una riminese di 62 anni che aveva avuto l’unica colpa di passargli accanto in bici.
Il 24enne profugo, era fino a venerdì del tutto incensurato e sconosciuto alle forze dell’ordine. Sabato mattina era comparso in tribunale per il processo per direttissima. Nel processo il richedente asilo, che non aveva saputo spiegare il motivo del suo gesto assurdo, aveva patteggiato quattro mesi senza pena sospesa ed anche con il divieto di dimora nel comune di Rimini. Divieto però che non ha minimamente rispettato. E ieri il richiedente asilo africano, viste anche le sue precarie condizioni fisico e mentali, stato sottoposto al trattamento sanitario obbligatorio ed è ricoverato in Psichiatria. Intanto dalla Questura è partita la richiesta di aggravamento della misura per il profugo e nello stesso tempo anche la revoca dello status di richiedente asilo alla luce dei suoi due ultimi assurdi comportamenti.