La bottiglietta d’acqua o la lattina di birra, la brioche, il tramezzino. Piccoli acquisti, fatti senza pensarci troppo al bar della spiaggia o nel negozietto etnico sotto casa. Lo scontrino? Un optional, almeno per quasi un terzo degli esercenti. Sono 88 quelli che, nel periodo compreso tra il 1° luglio e il 31 agosto scorsi, sono stati pizzicati dai militari del comando provinciale della guardia di finanza di Rimini – guidati dal comandante provinciale, il colonnello Alessandro Coscarelli – e sanzionati per non aver registro e trasmesso i corrispettivi o mancata comunicazione degli incassi giornalieri. Complessivamente sono stati 280 gli interventi svolti dalle Fiamme Gialle in materia di scontrini e ricevute fiscali, a fronte di circa duemila controlli svolti dai militari del Riminese – grazie anche all’ausilio di 80 unità di rinforzo provenienti da altri reparti – lungo tutto il litorale durante il periodo clou della stagione estiva. Accertamenti molto spesso scaturiti da segnalazioni dirette dei clienti, infastidi per la mancata emissione dello scontrino. Non sono pochi quelli a cui la cosa non va proprio giù e che decidono di alzare la cornetta per contattare il 117. Per i militari non è difficile stanare i ‘furbetti’ grazie anche alla possibilità di svolgere controlli sui corrispettivi elettronici trasmessi alla piattaforma dell’Agenzia delle entrate. Una fetta consistente delle attività sanzionate dalle Fiamme Gialle è rappresentata da minimarket e negozietti etnici, gestiti specialmente da stranieri. Ma nell’elenco delle attività stangate non mancano bar sulla spiaggia, estetiste, parrucchieri, gelaterie, panifici.
Durante l’estate i finanzieri hanno inoltre predisposto 220 posti di blocco soprattutto per accerta il regole trasporto di merci e prodotti sottoposti ad accise. Nel mirino 1.200 persone e 850 veicoli: 23 le violazioni contestate dalle Fiamme Gialle. Il fiuto dei cani antidroga ha inoltre portato le divise a snidare 22 dosi tra hashish e marijuana trovate addosso a quattro persone.
Riflettori puntati anche sull’abusivismo commerciale. Su questro fronte, sono stati una decina gli interventi eseguiti dal comando provinciale della guardia di finanza di Rimini e finalizzati al contrastro alla vendita incontrollata di prodotti ‘tarocchi’, con 10mila oggetti messi sotto sequestro in quanto palesemente contraffatti o perché non in regola con gi standard di sicurezza europei. Un commerciante è stato inoltre denunciato, mentre sono state 17 le sanzioni complessivamente erogate dalle Fiamme Gialle.
Lorenzo Muccioli