Minori sfruttati, violazione dei diritti umani

Su circa 150 milioni di bambini al mondo costretti a lavorare, la metà popola il continente africano.

Su un totale di circa 150 milioni di bambini al mondo, costretti a svolgere lavori in età scolastica, la metà di loro popola il continente africano. Qualunque sia il numero, è troppo alto perché il lavoro minorile è una violazione dei diritti umani, che interferisce con l’istruzione e compromette lo sviluppo psico-fisico e sociale. Esso comprende varie forme di sfruttamento e abuso spesso causate da condizioni di estrema povertà, a vantaggio dei profitti e dei guadagni degli adulti. Il lavoro minorile in agricoltura riguarda principalmente le coltivazioni di sussistenza e l’allevamento del bestiame ed è spesso pericoloso, perché i piccoli sono coinvolti in attività senza alcuna protezione. Dei restanti bambini nel lavoro minorile in Africa, 8,1 milioni (11%) lavorano nel settore dei servizi e 2,7 milioni (4%) nell’industria. La maggior parte del lavoro minorile non è retribuita e la maggior parte dei bambini lavora in aziende agricole e imprese familiari. Nei Paesi colpiti da conflitti armati, dove vivono circa 250 milioni di bambini, l’incidenza del lavoro minorile è più alta del 77% rispetto alla media globale.

Melinda Terenzi IC