Miracolo dopo la mareggiata a Rimini: 15 tonnellate di canocchie

Rientro in mare da record per la flotta dopo lo stop per la mareggiata: portate a riva tremila casse di crostacei, venduti a prezzi stracciati al mercato

Pesca miracolosa di canocchie dopo la burrasca di martedì che ha spazzato la Romagna e l’Adriatico. Nella notte tra mercoledì e giovedì è ritornata in mare la flotta peschereccia di Rimini - almeno una trentina di imbarcazioni - e l’altra notte i marinai sono rientrati in porto con i pescherecci stracarichi di canocchie, circa tremila casse sbarcate sul molo e messe all’asta del miglior offerente al mercato all’ingrosso di via Sinistra del porto.

Eccezionale pesca di cannocchie dopo la mareggiata
Eccezionale pesca di cannocchie dopo la mareggiata

Il Mercato ittico coperto di via Castelfidardo ieri è stato letteralmente inondato di prelibati crostacei, andati a ruba tra i riminesi che attendevano il pescato dopo alcuni giorni di forzata ‘astinenza’. Come da copione in questi casi, la grande quantità di canocchie - tremila casse si traducono in 12-15mila chilogrammi, ovvero tra le dodici e le quindici tonnellate - ne ha fatto crollare il prezzo, per la gioia delle massaie, passato da dodici euro medi al chilo a meno di otto.

Prezzi stracciati anche per le sogliole, anche quelle pescate in quantità - cosa che per questa specie sta avvenendo da parecchie settimane - e che sono state vendute a otto euro al chilogrammo (quele di medie dimensioni), a cifre ancora più contenute le più piccole. E oggi si replica, assicura Marziano Tamburini, direttore del mercato coperto. "I marinai ci hanno detto – spiega Tamburini – che la quantità di canocchie era tale da garantire una replica della ’superpesca’ anche per domani (oggi per chi legge, ndr) e che la pescata eccezionale si protrarrà a tutto il fine settimana". Quindi, buone occasioni sui banchi. Già ieri tanti riminesi hanno fatto incetta, comprando come se non ci fosse un domani. Ieri le canocchie grosse sono state vendute a otto euro al chilo; quelle di media pezzatura a sei euro; le canocchie piccole, "da sugo", a tre euro al chilo.

Da cosa dipende la ’pioggia di canocchie’? "Solitamente questi crostacei stanno sotto la sabbia – spiega Tamburini –. La burrasca impetuosa di fatto ha letteralmente smosso le acque anche in profondità, spostando la sabbia e ’liberando’ le canocchie che in certo senso sono andate alla deriva, venendo a galla e diventando facile preda dei pescherecci".