Rimini, 25 settembre 2023 – "Mio figlio ha visto la nonna in un lago di sangue, con la testa quasi staccata. È un trauma che non supererà mai. Tutti noi vivremo con questo dolore, per sempre. Per questo vogliamo giustizia: mio padre deve pagare per quello che ha fatto". Parla tra le lacrime Anna Fogliamanzillo, la figlia più grande di Angela Avitabile. È la donna massacrata a coltellate in casa il 22 aprile 2022 da Raffaele Fogliamanzillo.
Oggi nuova udienza in Corte d'Assise per il processo contro il 63enne autore del femminicidio in via Portogallo. In aula alcuni familiari e amici dei figli di Angela, con indosso la maglietta con la scritta 'L'amore non uccide. Giustizia per Angela'. Un'udienza in cui sono stati chiamati a testimoniare la stessa Anna, 41 anni e madre di due figli (un bambino di 7 anni e una bambina di 3) e Maicol, il figlio più piccolo (24). In aula c'era anche Ferdinando, il figlio di mezzo (39 anni), che deporrà nella prossima udienza, fissata per il 23 ottobre.

Anna e Maicol hanno parlato a lungo di quella drammatica sera, del rapporto burrascoso con il papà e del suo atteggiamento da padre-padrone. "Quando siamo andati a incontrarlo in carcere, qualche settimana dopo l'omicidio, per parlargli, lui ci ha detto: quando esco di qui finisco il lavoro e uccido anche voi". Le minacce di Fogliamanzillo, a tutti i suoi familiari, erano una costante stando al racconto dei figli. Che non credono all'infermità mentale del padre, nonostante la perizia di parte che sostiene questa tesi. "Quella sera mi ha chiamato al telefono e mi ha detto con voce fredda: ho ucciso la mamma, vieni a prendere i tuoi figli", ha raccontato Anna. Drammatico anche il racconto fatto da Maicol: "Si comportava da boss, minacciava tutti noi. Girava sempre con un coltello, quando andava a dormire lo teneva in camera sul comodino". Quel coltello con cui ha massacrato Angela. Fogliamanzillo era in cura per i disturbi mentali di cui soffriva, e i figli e la madre, esasperati dai suoi comportamenti, avevano provato più a farlo ricoverare.