Rimini, molestie a scuola. Assolto il bidello

Due studentesse lo avevano accusato di violenze e minacce. "E’ la fine di un incubo", il primo commento dell’uomo che ha perso il lavoro

Un bidello è stato assolto ieri mattina (immagine d'archivio)

Un bidello è stato assolto ieri mattina (immagine d'archivio)

Rimini, 6 novembre 2019 - Assolto perché il fatto non sussiste. Poche parole, ma che per un cinquantaduenne riminese (difeso dall’avvocato Giovanna Ollà) vogliono dire moltissimo. Lui, bidello in un istituto superiore, per altre parole pesanti come macigni, non solo aveva perso il lavoro, ma era finito a processo con accuse infamanti. Due allieve di quella stessa scuola lo avevano denunciato per violenza sessuale, minacce e adescamento di minore. Nel primo pomeriggio di ieri è arrivata però la sentenza che lo assolve con formula piena.

«E’ la fine di un incubo», si è limitato a dire al suo avvocato dopo aver appreso l’esito del processo. La vicenda aveva avuto inizio a fine 2017 quando due allieve della scuola superiore, due ragazze all’epoca dei fatti tra i 15 e i 16 anni, avevano raccontato ai genitori di essere state prese di mira dal bidello che le avrebbe molestate, prima con degli apprezzamenti, poi arrivando a palpeggiarle, approfittando dei momenti di ricreazione.

Con una delle vittime (nessuna delle due si è costituita parte civile durante il processo), sempre a quanto avevano raccontato, l’uomo avrebbe addirittura mostrato delle sue foto che lo ritraevano in mutande. Accuse che il bidello aveva sempre respinto con forza, ma ciò nonostante era stato rinviato a giudizio. Durante il processo sono stati sentiti diversi testimoni. Tra questi anche la coordinatrice scolastica che ha raccontato davanti ai giudici di non aver mai ricevuto segnalazioni di molestie da parte della persona offesa. Altri testimoni, chiamati dalla difesa, avevano anche raccontato di come le studentesse avessero sempre avuto nei riguardi del bidello un atteggiamento violento e poco educato.

Lo stesso imputato aveva spiegato ai giudici che lui aveva più volte rimproverate le due minorenni per il loro comportamento e che la denuncia per violenza sessuale, minacce e adescamento di minori altro non era che una loro vendetta proprio per quei rimproveri. E ieri pomeriggio il tribunale collegiale di Rimini ha messo la parola fine sulla vicenda processuale, assolvendo il bidello al quale, dopo la denuncia, non era stato rinnovato di lavoro e che si è ritrovato, all’improvviso, disoccupato.