Alpini a Rimini e le molestie, pioggia di segnalazioni: arriva il vademecum per le denunce

L'associazione 'Non una di meno' dà supporto alle vittime ("oltre 160 racconti") e sta raccogliendo anche video "per valutare la procedura legale più opportuna da adottare collettivamente"

Il raduno degli alpini a Rimini

Il raduno degli alpini a Rimini

Rimini, 12 maggio 2022  -  Sui fatti di Rimini, l'associazione 'Non una di meno' è pronta a dare battaglia fino in fondo. L'associazione che si occupa di difendere le donne vittime di violenza scrive su Facebook che ci sono stati "oltre 160 racconti dei fatti delle molestie subite. Oltre 500 segnalazioni di molestie. Non consideriamo necessario che ci siano delle denunce per credere alla verità delle molestie, sappiamo che sono accadute, molte più di quelle che sono arrivate a noi".

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Numerose donne hanno raccontato di essere state oggetto di catcalling e attenzioni spinte da parte di presunti appartenenti al corpo. "In questo caso però le denunce possono essere uno strumento in più perchè le molestie che si ripetono a ogni adunata non possano essere ignorate come in passato", aggiunge. Da ricordare anche le numerose firme raccolte sulla piattaforma Change.org per sospendere le Adunate degli Alpini.  

Inoltre, alla luce dell'incontro di ieri con le vittime e gli avvocati, Non una di meno mette "a disposizione di chiunque voglia denunciare un supporto legale e condividiamo le linee guida per farlo in autonomia. Stiamo raccogliendo tutte le segnalazioni, i video e le foto di questi giorni per valutare la procedura legale più opportuna da adottare collettivamente".

"Stiamo raccogliendo tutte le segnalazioni, i video e le foto di questi giorni - si legge nel post siglato anche dal centro sociale 'Casa Madiba' - per valutare la procedura legale più opportuna da adottare collettivamente. Chiediamo a tutti di aiutarci con la raccolta di questi materiali" inviandoli all'indirizzo di posta elettronica dell'associazione.

Che indica anche le informazioni utili, una sorta di vademecum, per presentare una denuncia in autonomia a partire da una "memoria di supporto scritta a computer" contenente i dati anagrafici, "il percorso fatto, se lo ricordi, il luogo in cui è accaduto il fatto", utile "per avere un contesto e verificare presenza di telecamere. Rumori o musiche che hai sentito, cose che hai visto".

Poi, viene aggiunto, "la descrizione dell'autore, se e come ti ricordi della persona o del gruppo: simboli identificativi, colori maglietta/camicia, eventuali età percepita e condizioni personali (ubriachi e non)". Quindi, si legge ancora nella nota, "l'azione: descrivere gesti e parole, percorso di eventuale inseguimento; data e ora: usa eventuali messaggi e telefonate per individuare il momento in cui è iniziato l'evento e in cui è probabilmente finito".

Inoltre, viene spiegato ancora, la memoria dovrebbe contenere i "dati anagrafici di eventuali testimoni (anche se non li conosci): persone presenti che stavano registrando o facendo foto; persone con cui eri; persone intervenute; persone con cui hai parlato dopo i fatti; eventuali foto, video, messaggi o chiamate di Wa, storie di Ig, post di Fb che hai fatto che ti aiutano a ricordare e che possono essere visualizzati ed eventualmente utilizzati come prove". 

Centri antiviolenze Emilia Romagna: "150 molestie, una cifra enorme"

A Rimini in occasione dell'Adunata Nazionale degli Alpini "150 tra molestie e violenze in un fine settimana: una cifra enorme, se si pensa a quante non hanno segnalato perché non sapevano che si potesse farlo su una pagina dedicata, perché volevano dimenticare e basta; perché, come capita spesso in questi casi, provano vergogna come se fosse colpa loro". È quanto sostiene, in una nota, il Coordinamento dei Centri Antiviolenza dell'Emilia-Romagna secondo cui "non c'è nulla che valga la libertà e la serenità di una sola donna, figuriamoci di 150. E i Centri Antiviolenza dell'Emilia-Romagna sono qui, come sempre, a sostenere le donne. Guastafeste per altre guastafeste. Insieme".

Roberto Fico, presidente della Camera dei deputati
Roberto Fico, presidente della Camera dei deputati

Fico: "Siamo un Paese troppo maschilista"

"Siamo un Paese troppo maschilista. Quello che è accaduto a Rimini è Inaccettabile e deve farci riflettere". Questo il giudizio del presidente della Camera Roberto Fico sugli episodi di molestie sessuali segnalati durante il raduno degli alpini a Rimini nei confronti di donne. "Frasi e molestie - ha aggiunto Fico - non possono essere sottovalutate, ed è necessario che tutte le donne che hanno subito molestie di qualsiasi tipo, fisico o psicologico, vadano a denunciare. Le istituzioni, ed io personalmente, ha concluso il presidente sella Camera, sono con loro".