Molestie a Rimini: sorveglianza speciale per un pedofilo

Per la prima volta applicata la sorveglianza speciale a un riminese, titolare di un bar: da 24 anni molesta minorenni

A un cinquantasettenne è stata applicata la sorveglianza speciale (foto d'archivio)

A un cinquantasettenne è stata applicata la sorveglianza speciale (foto d'archivio)

Rimini, 15 febbraio 2021 - "Quell’uomo è pericoloso: è un esibizionista seriale". I fatti, d’altronde, parlavano per lui: in 24 anni non aveva mai smesso di molestare minorenni, compiendo davanti a loro atti di natura sessuale. Neanche le varie volte che era finito in carcere gli avevano fatto passare la voglia di denudarsi davanti a bimbe e ragazzine per esibirsi. E adesso al 57enne riminese, ufficialmente titolare di un bar in città, è stata applicata la misura della sorveglianza speciale. "Corruzione di minorenne e atti osceni commessi in presenza di bambine" gli è stato contestato. Il provvedimento è stato emesso dal tribunale di Bologna a seguito della proposta a firma del questore di Rimini, Francesco De Cicco alla luce delle indagini compiute dalla Divisione anticrimine della questura. Per tre anni il cinquantasettenne riminese non potrà avvicinarsi a luoghi frequentati da minori come scuole, parchi, ludoteche, spiaggia. Non potrà neanche allontanarsi da Rimini, tanto meno recarsi all’estero. In più dovrà rispettare sempre un suo personalissimo coprifuoco: non potrà uscire di casa alle 20 alle 7 di mattina e qualora gli capitasse, in quell’orario, di dover andare in ospedale, dovrà sempre avvertire la Polizia. E, come se non bastasse, non gli sarà più possibile avere la patente di guida fino a tutto il 2024. La prima volta che l’uomo era salito agli onori della cronaca era il 1997, ben 24 anni fa. Approfittando dell’assenza dei genitori, si era avvicinato ad un paio di bambine e davanti a loro si era abbassato i pantaloni per poi toccarsi nelle parti intime. Un comportamento che aveva ripetuto, serialmente, negli anni, nonostante gli arresti e le condanne. Lui, allora padre di famiglia, la prima volta che era stato sorpreso, aveva promesso di curarsi: "Non lo farò più". Ma le sue parole erano sempre state disattese. Non aveva mai concluso un vero e proprio percorso di cura, abbandonando sempre. Negli anni aveva atteso le sue ’vittime’ in spiaggia o nei parchi: le aveva prima adocchiate, poi, dopo essersi abbassato, molto spesso una tuta nera, aveva dato sfogo alle sue perversioni. Il tutto di fronte a bambine. Nel 2008 era addirittura entrato nel cortile dell’abitazione di una tredicenne, nel 2015, nel giro di pochi giorni aveva colpito due volte, subito dopo essere uscito dal carcere. Nel 2016, invece, era entrato nel cortile di una scuola elementare per poi masturbarsi di fronte ai bimbi. L’ultima volta il riminese era stato sorpreso nel giugno del 2020 in un parco di Rimini ad esibirsi davanti ad alcune ragazze, tutte minorenni. Ora per lui è arrivata la sorveglianza speciale.