"Molestò un’atleta": arbitro rischia il processo

L’episodio sarebbe avvenuto durante i campionati di scherma a Riccione, la Procura chiude le indagini a carico del 43enne

L’episodio sarebbe avvenuto durante i campionati di scherma a Riccione nel 2021

L’episodio sarebbe avvenuto durante i campionati di scherma a Riccione nel 2021

Un presunto caso di violenza sessuale su una schermitrice minorenne che sarebbe avvenuto in un hotel di Riccione il 13 maggio del 2021, durante i Campionati Italiani Cadetti e Giovani andati in scena al Play Hall. Al centro della denuncia, presentata dall’atleta all’epoca dei fatti sedicenne e dai suoi genitori, Emanuele Bucca - difeso dall’avvocato Walter Marino - arbitro internazionale di scherma di 43 anni di Mazara del Vallo (Trapani), nei cui confronti la Procura di Rimini ha ora chiesto il rinvio a giudizio. Il sostituto procuratore Luca Bertuzzi, dopo aver acquisito la denuncia e la consulenza tecnica psicologica sulla presunta vittima, ha chiuso l’indagine e chiesto la fissazione dell’udienza al gup.

Secondo gli inquirenti, Bucca avrebbe agito approfittando della condizione di inferiorità fisica della ragazzina mentre si trovavano in una camera d’albergo a Riccione durante le gare. La ragazza poi avrebbe avuto la forza e il coraggio di resistere e di scappare sottraendosi alle avances dell’arbitro. Bucca in precedenza era stato coinvolto in un’altra vicenda: l’uomo, che ha partecipato alle olimpiadi di Tokyo, era stato sospeso per 30 giorni dalla federazione italiana dopo che una giovane aspirante arbitra di scherma (maggiorenne, in questo caso), lo aveva accusato di molestie, sostenendo che il 43enne l’avrebbe invitata ad appartarsi insieme a lui in hotel tentato di convincerla a concedersi in cambio di un aiuto nel superare gli esami. La vicenda si era conclusa con un patteggiamento senza la pubblicazione del dispositivo.

Una circostanza che aveva portato l’associazione ChangeTheGame (che si batte per proteggere atlete e atleti da violenze e abusi) a rivolgersi alla procura generale dello sport presso il Coni. Quanto alla giovane schermitrice, quest’ultima era arrivata a Riccione nel maggio del 2021 insieme a una delegazione proveniente dalla Sicilia per poter prendere parte alla competizione che aveva richiamato tanti sportivi da tutta Italia. Agli inquirenti ha raccontato che l’arbitro avrebbe approfittato di un momento in cui era rimasto solo con lei in camera per provare a baciarla e poi metterle la mano sotto i vestiti, continuando ad insistere anche di fronte ai suoi rifiuti e arrivando ad afferrarla per un braccio. Affermazioni su cui sono stati compiuti degli approfondimenti da parte degli inquirenti ma su cui Bucca, attraverso il suo legale, non ha mai voluto rilasciare dichiarazioni.