
Gianfranco Panighelli è morto ieri all’età di 78 anni. Era noto a tutti come ’Todro’ ed era l’anima del ristorante ’Todro Due Santi’
di Maria Cristina MuccioliIl sorriso di Todro, patron e anima del ristorante ‘Todro Due Santi’ di Viserba, si è spento all’alba di ieri all’ospedale di Rimini. Se n’è andato con serenità, accanto alla figlia Chiara che, negli ultimi giorni, si alternava alla moglie Mara per stargli vicino. La notizia si è sparsa presto, a Viserba, rimbalzata sui social anche oltre i confini riminesi. "Stiamo ricevendo telefonate di cordoglio da tutt’Italia", dice la figlia con emozione. "Pilastro della storia dell’accoglienza di Rimini e di Viserba in particolare", lo ha definito il sindaco Sadegholvaad su Facebook.
Una vita piena, quella di Gianfranco Panighelli, 79enne all’anagrafe, eterno ragazzo nello spirito. "Il babbo era nato il 20 marzo 1946 – spiega Chiara –, quindi tra pochi giorni sarebbe il suo 79esimo compleanno. Sul manifesto funebre, però, mi hanno fatto scrivere ‘78 anni’. Lui ne riderebbe, perché era fatto così: unico, simpatico, chiacchierone, a volte difficile. Con Christian e Tommaso, i miei bimbi, era rinato: i nipotini erano tutto per lui".
Erede di una storica famiglia di marinai e imprenditori viserbesi, Todro in gioventù è stato un calciatore di talento. In seguito albergatore e poi, da oltre 40 anni, ristoratore attento alle tradizioni e al territorio. Nonostante i progressivi problemi di salute che hanno contraddistinto gli ultimi mesi, Todro ha voluto essere presente nel suo locale fino all’ultimo: anche se non poteva servirli personalmente, coi clienti c’erano sempre quattro chiacchiere da fare.
La fotografia di Todro? Camicia aperta sul petto e maniche arrotolate, tovagliolo sulla spalla, capelli un po’ scarmigliati e un sorriso da amico. Lo sfondo, immancabilmente, il ristorante di via Burnazzi, con tanti segni della marineria alle pareti e nei piatti. Un ‘buen retiro’ per gli amanti della buona cucina, dove, col tempo, la pirotecnica personalità di Todro ha saputo aggiungere gesti e riti capaci di trasformare i pasti in esperienze. Un’eredità, la sua, che oggi è in buone mani, quelle della moglie Mara e della figlia Chiara col compagno Salvo. Nel segno della continuità, nel nome di Todro. Una veglia di preghiera in suffragio si terrà domani alle 20.30 alla chiesa di Viserba Mare, in piazza Pascoli, mentre le esequie saranno celebrate mercoledì 12 alle ore 15, sempre a Viserba Mare.